Nel 64 della Dinastia Han Orientale (25-220), L’Imperatore Ming mandò verso occidente una delegazione per studiare il Buddhismo, dopo tre anni due eminenti monaci Indiani She Moteng e Zhu Falan tornarono insieme alla delegazione portando un cavallo bianco sulla cui groppa erano trasportati i sutra Buddhisti e le statuette Buddhiste; questo fu il momento in cui apparve il Buddhismo in Cina per la prima volta.
Per esprimere la sua devozione nei confronti dei due monaci e del loro cavallo bianco, l’imperatore ordinò di erigere un monastero che negli anni successivi chiamò il Tempio del Cavallo Bianco. Durante questo lasso di tempo, i due monaci furono molto occupati a tradurre i sutra, rimasero nel tempio finché non finirono di completare il 'Sutra dei Quarantadue Capitoli', questo sutra appena tradotto attrasse molti monaci rendendo il tempio il centro dell’attività Buddhista in Cina, a conferma di ciò il tempio fu onorato come 'Casa del Fondatore' e 'Culla del Buddhismo in Cina'.
Il tempio, che si trova a circa sette miglia dalla città di Louyang, è immerso nel verde degli antichi alberi e appare come luogo solenne e tranquillo. Al di fuori del portone principale c’è una piscina recintata e simpatici pesciolini che sguazzano nell’acqua, è usanza liberarvi gli animali tenuti in cattività. Dopo aver oltrepassato la piscina attraverso il suo ponte in pietra, ci si addentra nel tempio. A est e a ovest della porta principale si ritrova il tempio dedicato a She Moteng e a Zhu Falan che è anche una delle sei più famose attrazioni ivi presenti. Nell’angolo orientale si trova un padiglione con una tavola incisa, i caratteri Cinesi sono opera del calligrafo Cinese ossia l’abate Shamen Wencai, nominato durante la Dinastia Yuan (1271-368), le tavole descrivono la storia del libro e si riconoscono per il loro stile libero e semplice.
Il tempio di cavallo bianco è il primo tempio buddiste in cina, vanta una magnifica architettura antica che è rimasta intatta per più di 1,900 anni, nel tempio si profilano in ordine la Sala dei Re Celesti, la Sala del Grande Buddha, la Sala di Mahavira, la Sala della Guida e la Terrazza della Brezza e della Trasparenza così come furono costruiti alle origini.
Questa sala fu originariamente costruita durante la Dinastia Yuan, al centro si ritrova un sorridente Buddha – Maitreya, si dice che il Buddha un tempo fu un monaco mendicante con una borsa contenente tutti i tesori del mondo. Il santuario è fatto in legno con più di 50 realissimi dragoni intagliati in esso ed è considerato un notevole esemplare della cultura della Dinastia Qing (1644-1911), sull’altro lato del Maitreya ci sono i quattro magnifici 'Re Celestiali', ognuna di esse trattiene un oggetto differente e tutte e quattro sono delle sculture di argilla modellate durante la Dinastia Qing.
Questa sala vanta la più spettacolare architettura di tutto il tempio, il tetto è coperto di pregiatissimi coppi, le gronde rovesciate e il sistema a staffe riflette lo stile architettonico della Dinastia Ming (1368-1644). La statua del patriarca Buddhista Sakyamuni è proprio al centro della sala affinché i visitatori possano fargli le loro offerte, ai suoi lati ci sono due dei suoi discepoli Kasyapa e Ananda, la statua con il sutra fra le mani è il Bodhisattva della Saggezza Manjusri, mentre l’altro invece è il Bodhisattva della Benevolenza Universale Samantabhadra. Tutte queste statue offrono vividi ritratti dalle linee smorzate a dimostrazione dell’alto livello artistico della Dinastia Ming.
Questa sala è il luogo dove il Buddha Amitabha è conservato ed è la sala più piccola di tutto il tempio, questo Buddha è il capo del Paradiso Occidentale, alla sua destra ci sono il Bodhisattva della Luce Lunare e la Divinità della Misericordia entrambe sono d’argilla e prodotte durante la Dinastia Qing. Si dice che dopo aver udito le parole 'Buddha Amitabha' si possa raggiungere il Paradiso dopo la morte, Amitabha è anche conosciuto come il Buddha della Guida da cui deriva appunto il nome della sala stessa.
Questa è la più magnifica sala decorata di tutto il tempio, il tetto è inciso con schemi di loti colorati e alle pareti sono appese migliaia di statuette di figure Buddhiste in legno, al centro della sala c’è un santuario Buddhista a due piani elegantemente intarsiati con uccelli in volo e giganti dragoni tortuosi che donano al santuario un aspetto impressionante. I tre santi Sakyamuni, Amitabha e il Buddha della Medicina appaiono gioviali con diciotto arhat in circolo composti di seta e canapa. Ogni figura pesa soltanto dai tre ai cinque kilogrammi, i colori su queste statue sono tuttora molto freschi fin da quando sono state prodotte durante la Dinastia Yuan, sono un inestimabile tesoro per la nazione.
Questa alta terrazza in mattoni è stata costruita nel giardino posteriore del tempio dove i sutra e le statuette Buddhiste portate sulla groppa del cavallo bianco furono un tempo conservate, è anche il luogo dove i due monaci indiani tradussero i sutra nel periodo della Dinastia Han Orientale. La terrazza fu il primo luogo in Cina nel quale i sutra Buddhisti furono tradotti e per questo motivo è uno dei più famosi di tutto il tempio.
Al di fuori del tempio c’è una pagoda in mattoni chiamata Pagoda Qiyun che è attualmente la più antica pagoda di tutta la Cina, ed è il primo esempio dell’antica architettura presso Luoyang e anche uno delle più preziose strutture della Dinastia Jin (1115-1234) di tutta la piana centrale della Cina. Se della pagoda si va in direzione ovest battendo le mani si potrà sentire l’eco che rievoca il gracidio di numerose rane, questo fenomeno particolare attrae molti curiosi ogni giorno.
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