Il tempio si trova all’interno di una lunga e stretta vallata, situata tra il Picco Fei Lai Feng(Picco Venuto in Volo) e il Picco del Nord, a nord-ovest del Lago dell’Ovest, presso Hangzhou, nella provincia del Zhejiang. Si tratta, senza dubbio, di uno dei luoghi più affascinanti dell’area del Lago dell’Ovest, nonché di uno tra i dieci templi buddisti più famosi di tutta la Cina. Nel 1961 è stato indicato come patrimonio storico e culturale della provincia del Zhejiang, meritevole di essere preservato e protetto. Inoltre, è considerato uno dei maggiori centri di ricerca per quanto concerne la cultura buddista cinese.
La presenza di un tempio buddista in quest’area viene comunemente fatta risalire al periodo della dinastia dei Jin Orientali (317–420). Secondo la leggenda, il tempio fu fondato da un monaco buddista indiano, di nome Hui Li, il quale fu profondamente colpito e ispirato dalla paesaggio naturale del luogo. Era convinto del fatto che si trattasse di una dimora degli Immortali e decise di chiamare il luogo Tempio Lingyin.
Il nome viene normalmente tradotto in due modi differenti: “Tempio del Ritiro dell’Anima”, oppure “Tempio della Solitudine Ispirata”. Esso offre, infatti, un’atmosfera pacifica e calma, adatta alla contemplazione e foriera di sentimenti di serenità.
Il Tempio assunse rilevante importanza durante il periodo delle Cinque Dinastie (907-960), quando il sovrano del regno di Wuyue diede avvio ad un progetto su larga scala di sviluppo del tempio stesso, come simbolo della sua devozione a Buddha. Nel suo periodo di massimo splendore, il tempio era costituito da nove edifici, diciotto padiglioni, settantasette locali e saloni con più di milletrecento camere, che potevano ospitare circa tremila monaci. È difficile immaginare un monastero di siffatta grandezza ed è inutile dire che, nel corso dei secoli, è stato sottoposto a numerose modifiche a causa di guerre, repressioni religiose e calamità di ogni tipo. L’edificio principale, che oggi i turisti possono visitare, è il risultato di un’opera di restauro avvenuta nel 1974, in seguito al decennio della Rivoluzione Culturale cinese.
Entrando nella prima sala del tempio, sarete accolti da una tavola incisa, recante alcuni versi composti dall’imperatore Kangxi, della dinastia Qing (1644-1911). Ispirato dalla vista del tempio avvolto dalla nebbia e circondato dagli alberi, egli conferì al luogo il nome di “Tempio buddista della Foresta di Nuvole”. Questa prima grande sala, con le sue doppie file di gronde dell’altezza di circa 18 m, è chiamata “Sala dei Re Celesti”. Sulla porta, alcuni versi recitano: “Sediamoci e attendiamo sulla soglia, qui vedremo un altro picco giungere in volo da lontano. Accogliamo la primavera con un sorriso, la neve ormai si scioglie e il ruscello di nuovo inizia a scorrere”.
Entrati nella sala, i vostri occhi saranno immediatamente attratti verso l’alto, ad osservare il soffitto finemente dipinto e decorato con immagini di fenici e draghi. Rappresentazioni dei Quattro Re Celesti sono presenti su entrambi i lati della figura sorridente del Buddha Maitreya, che accoglie i visitatori del tempio e che, con la sua pancia pronunciata, si dice sia in grado di “sopportare ogni forma di intolleranza e ridere di ciò che sciocco e ridicolo”. Andando oltre questa sala e attraversando il cortile, entrerete dunque nella Sala del Grande Eroe (Da Xiong Bao Dian): si sviluppa su un unico piano ed è composta da sette camere in larghezza e cinque in profondità. Il tetto, con una doppia fila di gronde, raggiunge un’altezza di 33,6 metri. Si tratta probabilmente dell’edificio su un unico piano più alto di tutta la Cina. La sala ospita una statua di Sakyamuni di ben 24,8 m, composta da 24 sezioni di legno di canfora. Si tratta di una delle più grandi statue in legno di tutta la Cina ed è ricoperta di foglie d'oro. La statua è affiancata, su entrambi i lati, da venti rappresentazioni dei protettori della giustizia. Dodici imponenti figure fanno da guardia al luogo, sedute lungo la parete posteriore.
Proseguendo la visita, giungerete, in ordine, alla Sala del Maestro dell’Arte Farmaceutica, alla Sala della Grande Misericordia e al Padiglione della Fresca Primavera. Quest'ultimo, è stato eretto un migliaio di anni fa, durante il periodo di dominio della dinastia Tang. È il luogo perfetto in cui trattenersi durante le calde giornate estive; il dolce mormorio della primavera sembra rinfrescare questa zona.
Il tempio costituisce un luogo di ricerca importante per chi desidera studiare il buddismo cinese in modo approfondito. Esso contiene, infatti, un’importante collezione di opere letterarie buddiste, oltre ad altri innumerevoli tesori. I vari locali, padiglioni e sale, con le loro numerose rappresentazioni di divinità buddiste, costituiscono una notevole e unica collezione di reperti culturali, architettonici e artistici. I vari edifici e pagode sono stati eretti durante i periodi di dominio delle dinastie dei Song Meridionali, Ming e Tang. Il tempio vanta anche alcune sacre scritture su supporti “pattra”, quali il Sutra del Diamante, riportato da Dong Qichang durante la dinastia Ming, e un’edizione su supporto di legno intagliato, risalente all’epoca di dominio della dinastia Qing.
Volete aggiungere il perfetto tocco finale alla vostra visita? Non perdete l’occasione di cenare presso il ristorante vegetariano Lingyin. Si trova nei pressi del tempio e offre piatti vegetariani tipici della tradizione culinaria cinese. Provate anche voi l’emozione di un ottimo pasto in un luogo simile e non vi stupirete che sia da molti considerato “il cibo degli dei”.
Tariffe
Tempio del Ritiro dell’Anima: 30 yuan.
Picco Venuto in Volo: 45 yuan.
Vi ricordiamo che, per accedere all’area del tempio, è necessario comunque il passaggio attraverso l’area panoramica del Picco Venuto in Volo. Dunque, nel caso decidiate di effettuare una visita al tempio, dovrete necessariamente acquistare il biglietto d’ingresso anche per l’area panoramica del picco.
Orario
07.00-18.15 (la biglietteria chiude alle 17.30)
Autobus: autobus turistico n. 1 (Y1); autobus turistico n. 2 (Y2); 7/K7, Y13, K807/K837. Fermata: Lingyin.
Qual è il modo migliore per conoscere la Cina, se non un viaggio sulle orme di Marco Polo che vi faccia scoprire i mille volti del paese? Pechino e Xi'an, la prima e l'ultima capitale dell'Impero Cinese. Guilin, città circondata da paesaggi fatati e Suzhou, dove la natura diventa città nei meravigliosi giardini tradizionali. Shanghai iper moderna e colorata da luci, insegne e grattacieli, e Hangzhou, dove è nato il colosso Alibaba, tra piantagioni di tè e il poetico Lago Occidentale. Sarà un viaggio che vi farà capire la Cina di ieri e di oggi, lo stile di vita tradizionale scandito dai lenti ritmi della natura, e quello moderno incentrato sul progresso tecnologico.