Il Capodanno Cinese, conosciuto anche come Capodanno Lunare o Festa della Primavera, è la festività più importante del calendario cinese. Il Capodanno Cinese ha una storia millenaria, che si intreccia con la leggenda del mostro Nian. Volete saperne di più?
Le origini del Capodanno Cinese risalgono a 3500 anni fa e nel corso dei secoli il modo di festeggiare e di celebrare il nuovo anno lunare si è evoluto di pari passo con la storia del popolo cinese.
Secondo gli storici, l'usanza di festeggiare il capodanno lunare risale a circa 3.500 anni fa, ma l'origine precisa del Capodanno Cinese, ad oggi, non è conosciuta.
Molti pensano che questa festa sia nata durante la Dinastia Shang (1.600 – 1.046 a.C.) quando si facevano cerimonie sacrificali per onorare gli dei e gli antenati all’inizio di ogni anno.
La parola nian (= anno) appare per la priva volta in scritti di epoca Zhou (1046 – 256 a.C.). Durate questa dinastia si consolidò l'abitudine di offrire sacrifici agli antenati o agli dei e adorare la natura per benedire i raccolti alla fine dell'anno.
La data del Capodanno Cinese non è fissa, ma varia ogni anno in base alla luna. Nel 2019 il Capodanno Cinese cade di martedì 5 febbraio.
Secondo il calendario lunare, il Capodanno Cinese corrisponde con il primo giorno del primo mese lunare e questa consuetudine venne stabilita con la dinastia Han (202 a.C. – 220 d.C.). In questo periodo diventarono popolari alcune attività per la celebrazione come bruciare il bamboo per fare dei suoni scoppiettanti.
Durante le dinastie Wei e Jin (220 - 420 d.C.), oltre ad adorare divinità e antenati, la gente cominciò a riunirsi per stare insieme e divertirsi. Si iniziò a riunirsi in famiglia il giorno della vigilia di Capodanno per pulire la casa, condividere una cena e stare alzati fino a tardi.
L’economia e la cultura prosperarono molto durante le dinastie Tang (618 - 907 d.C.), Song (960 - 1279 d.C.), Ming (1368 - 1644 d.C.) e Qing (1644 - 1911). Questoportò allo sviluppo di nuovi usi e costumi per la celebrazione del Capodanno Cinese.
Accendere petardi, visitare i parenti e amici e mangiare ravioli divennero una parte importante dei festeggiamenti. Nacquero anche altre attività di intrattenimento come la Danza del Leone e la Danza del Drago nei templi e la Festa delle Lanterne (quindicesimo giorno del nuovo anno lunare). Il Capodanno Cinese iniziò a perdere i connotati originali di festa religiosa e diventò sempre più un'occasione per festeggiare con amici e parenti. Le celebrazioni iniziarono a diffondersi nei villaggi e nelle città e nacque quel clima di festa tipico di questo periodo che si sente ancora oggi.
Il Capodanno Cinese 2022 è venerdì 1 febbraio, i festeggiamenti iniziano la sera del 31gennaio con il cenone della vigilia, e terminano il 15 febbraio con la Festa delle Lanterne. Le vacanze ufficiali per il Capodanno Cinese 2022 vanno dal 31 gennaio al 6 febbraio . Il 2022 è l'anno della Tigre.
Nel 1912 il governo della nuova Repubblica decise di abolire il calendario lunare e il Capodanno Cinese per adottare il calendario gregoriano, e proclamò il 1 gennaio come l’inizio ufficiale del nuovo anno.
Dopo il 1949, con la fondazione della Repubblica Popolare Cinese, il Capodanno Cinese fu reintrodotto con il nome di Festa della Primavera e diventò una delle feste nazionali. Oggi in Cina si celebra sia il capodanno del 1 gennaio, sia il Capodanno Cinese, anche se quest'ultimo resta il più importante.
Come ogni festa tradizionale, anche la storia del Capodanno Cinese è condita da numerose leggende e miti. La più conosciuta è sicuramente quella del mostro di nome Nian, che alla vigilia del nuovo anno lunare usciva dalla sua tana per mangiare raccolto, bestiame e talvolta anche umani. La cosa interessante è che il nome “Nian” si pronuncia esattamente come la parola “anno” in cinese...
In cinese, la frase "festeggiare il Capodanno Cinese" si dice guonian (过年): guo significa passare, superare, oltrepassare; nian 年 può riferirsi sia alla parola "anno", sia al nome del leggendario mostro Nian.
Il terribile mostro di Nian (年, o Nianshou 年兽) aveva una testa lunga e corna appuntite. Abitava nelle profondità del mare tutto l'anno e usciva ogni capodanno per mangiare bestiame, raccolto e persone.
Nel giorno di Capodanno, le persone lasciavano offerte di cibo fuori casa e fuggivano verso le montagne remote per cercare di salvarsi dal mostro. La gente visse nel terrore per secoli, fino a quando un vecchio con i capelli bianchi e una carnagione rubiconda trovò la soluzione: invece che scappare sulle montagne, iniziò a bruciare bamboo per fare suoni scoppiettanti (precursori dei petardi) e appese ovunque drappi e lanterne di colore rosso. Il mostro infatti era terribilmente spaventato dal rosso e dai rumori forti.
Quando la gente fece ritorno, si resero conto che il vecchio era riuscito a tenere lontano il nostro Nian. Da quel momento, ad ogni vigilia del nuovo anno, la gente iniziò a fare quello che fece il vecchio e il mostro non si presentò mai più. La tradizione dei petardi e delle decorazioni rosse è ancora oggi il cuore dei festeggiamenti per celebrare l’arrivo del nuovo anno.
Durante il periodo di Capodanno Cinese, gli adulti donano ai più giovani della famiglia e agli anziani delle buste rosse che contevengono denaro, chiamate yasuiqian (denaro per sopprimere Sui).
Secondo la leggenda, la vigilia del Nuovo Anno oltre al mostro Nian c’era anche un demone di nome Sui che spaventava i bambini mentre dormivano. Si diceva che i bambini toccati dal demone non riuscivano più a piangere ed erano colti da una febbre altissima che li faceva impazzire. Per proteggere i bambini da Sui, i genitori accendevano candele e stavano svegli tutta la notte.
La notte della vigilia di un Capodanno Cinese di tanto tempo fa, dei genitori decisero di dare al proprio bambino otto monete con cui giocare per restare sveglio ed evitare che il demone lo spaventasse. Il bambino si divertì ad avvolgere le monete in una carta rossa, scartandole e incartandole, finché si addormentò; i genitori allora misero il pacchetto con le monete sotto al suo cuscino.
Quando Sui cercò di toccare la testa del bambino, le monete sotto al cuscino tintinnarono e spaventarono il demone. Da quel giorno in poi, dare buste rosse diventò un modo per proteggere i bambini e portar loro fortuna.
Durante il Capodanno Cinese, è tradizione appendere delle strisce di carta rossa agli stipiti delle porte delle case. Sulla carta si dipingono in inchiostro nero o oro due versi benaugurali (uno per lato, di solito in rima).
Si racconta che l’origine di queste decorazioni risalga a 1000 anni fa, quando la gente appendeva taofu (桃符, scritte su tavolette di legno di pesco) sulle porte. La leggenda dice che ci fosse un gigantesco albero di pesco alto oltre un kilometro su una montagna nel mondo dei fantasmi. A nord-est dell’albero vi erano due guardiani chiamati Shentu e Yulei che controllavano l’ingresso al mondo dei fantasmi.
I due guardiani erano buoni, cacciavano gli spiriti che facevano del male alle persone e li davano in pasto alle tigri, quindi tutti gli spiriti maligni avevano paura dei due guardiani. In antichità si credeva che appendere alla porta due pezzi di legno con scritti i nomi dei guardiani potesse proteggere la casa e allontanare gli spiriti.
Dalla dinastia Song (960 – 1276 d.C.) la gente iniziò a scrivere caratteri fortunati sui pezzi di legno al posto dei nomi dei guardiani. Successivamente, il legno di pesco venne rimpiazzato dalla carta rossa che simboleggia buona fortuna e felicità. Da allora, appendere coppie di versi fortunati è diventata una tradizione per celebrare il Capodanno Cinese.
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