La Valle di Jiuzhaigou: un luogo pittoresco e ricco di storia
Esistono davvero dei luoghi incantati su questa nostra Terra? Non vi è dubbio, poiché la Valle di Jiuzhaigou è certamente uno di questi. Con i suoi paesaggi da sogno e i suoi angoli di incontaminata purezza, la Valle di Jiuzhaigou non teme rivali e si presenta ai viaggiatori in tutta la sua onirica eloquenza.
La Valle di Jiuzhaigou si trova presso la prefettura di Nanping, 450 Km a nord della città di Chengdu. Il nome "Jiuzhaigou" (ovvero "Valle dei Nove Villaggi") trae origine dalla presenza, all'interno dell'area, di villaggi abitati da genti di etnia tibetana, le quali da sempre considerano sacri i corsi d'acqua e le montagne della zona. Grazie all'abbondanza di corsi d'acqua, laghi, cascate e specie locali di flora e fauna, nel 1997 l'intera area è stata premiata dell'UNESCO con il titolo di Man and Biosphere Reserve, e nel 1992 è entrata a far parte della lista del patrimonio mondiale da salvaguardare. Negli anni ha ricevuto molti altri premi e riconoscimenti, come quello di Parco Nazionale Geologico AAAA, riconosciuto dalle autorità cinesi, e quello di Green Globe 21.
Si tratta davvero di un capolavoro della natura! La Valle di Jiuzhaigou presenta un paesaggio ricco e variegato: laghi cristallini, foreste verdeggianti e montagne innevate. I costumi locali del popolo tibetano e delle genti Qiang contribuiscono a conferire un'atmosfera magica al luogo.
La leggenda narra che, in un tempo remoto, il dio della montagna, Dago, si fosse perdutamente innamorato della dea Semo e le avesse regalato uno specchio fatto di vento e nuvole. Il loro amore era però turbato dalla presenza di un demone. Semo, inavvertitamente, ruppe lo specchio. Esso si frantumò in 108 pezzi, i quali, cadendo sulla Terra, si trasformarono nei coloratissimi laghi della Valle di Jiuzhaigou, chiamati anche "Haizi" ("Figli del mare") dalle genti del posto.
Non solo l'area è ricca di paesaggi da sogno, ma anche di una flora e di una fauna molto particolari.
La foresta si estende su una superficie di circa 300 Km² e comprende una ricchissima vegetazione, di cui fanno parte 2.576 specie di alberi ad alto fusto (24 di queste protette a livello nazionale) e oltre 400 tipi di specie vegetali tipiche del sottobosco (212 di queste protette a livello nazionale). La ricchezza e diversità della vegetazione rendono l'ambiente particolarmente adatto alla crescita e allo sviluppo di diversi animali selvatici. La foresta della Valle di Jiuzhaigou è, infatti, abitata da 170 specie di vertebrati, 141 specie di uccelli e 17 specie di animali molto rari, tra i quali menzioniamo innanzitutto il panda gigante, il takin a la scimmia dal manto dorato; vi sono poi il panda minore, la marmotta e la pecora blu.
Questa regione si estende su un'area di oltre 600 Km². La Valle di Shuzheng, la Valle di Rize e la Valle di Zechawa sono le principali aree turistiche della zona; tuttavia, splendidi scenari sono offerti anche dalla stupenda cascata del Lago del Panda, la più alta di tutta la valle, che, durante i freddi mesi invernali, offre ai visitatori il suo fatato paesaggio di ghiaccio. Ricordiamo, inoltre, la spiaggia delle Perle, costituita da sedimenti calcarei, nonché il Lago della Freccia di Bambù, nelle cui zone cresce rigogliosa la pianta da cui il lago trae il proprio nome, pianta di cui i panda sono davvero ghiotti. Menzioniamo, infine, il Lago dei Cigni, popolato da questi splendidi ed eleganti volatili.
Si tratta di una delle principali aree turistiche dell'intera Valle di Jiuzhaigou. Con i suoi quaranta e più laghi, che costituiscono oltre il 40% dei laghi presenti nella zona, la Valle di Shuzheng si estende in lunghezza per più di 14 Km. I principali punti panoramici della zona sono: il Lago dei Due Draghi, la Spiaggia dei Bonsai, il Lago delle Canne, il Lago Scintillante, il Lago della Tigre, le cascate di Shuzheng, il Lago del Rinoceronte e le cascate di Nuorilang.
Si trova ai piedi della cascata del Lago Scintillante. Il suo nome trae origine dai due cumuli di roccia calcarea situati sul fondale, la cui forma ricorda, appunto, quella di due draghi. Si dice che, nell'antichità, la zona fosse abitata da due draghi malvagi, i quali causavano disastri ai danni dei popoli tibetani che abitavano quelle aree, scatenando contro di essi forti grandinate e temporali. Furono poi affrontati e sconfitti da Re Gesar, una figura eroica della tradizione epica tibetana, il quale li incatenò sul fondo del lago. Da quel momento in poi, il lago si trasformò in un luogo di pace ed armonia.
Oggi, stupendi cigni e anatre mandarine scivolano sulle acque del lago e, a volte, li si può osservare mentre volano sulla sua superficie, insieme a stormi di anatre selvatiche. Uno spettacolo estremamente piacevole!
Situato a 2.140 m sopra il livello del mare, è lungo circa 22 Km e la vegetazione che lo caratterizza è costituita, come suggerisce il nome, da folti canneti.
Limpidi torrenti si snodano tra i canneti e uccelli acquatici sorvolano la superficie del lago. In primavera e in estate, le acque del lago si tingono di verde, così come verdi e rigogliosi sono i canneti che lo circondano. In autunno e in inverno, invece, gli occhi del visitatore sono deliziati dal colore dorato della vegetazione. Durante il periodo della fioritura, i soffici amenti delle canne ondeggiano dolcemente nella brezza leggera. Aironi ed anatre giocano sul lago, offrendo al visitatore uno spettacolo davvero pittoresco.
Si trova tra il Lago dei Due Draghi e il Lago del Drago Disteso. Le sue acque raggiungo i 9 m di profondità e si estende su una superficie di oltre 36.352 m².
Le acque cristalline del lago, che ricorda una lastra di smeraldo scintillante o uno specchio di giada, sono nascoste dalla rigogliosa vegetazione circostante. Quando i primi raggi del sole mattutino illuminano la superficie del lago, le sue acque cristalline brillano ed iniziano ad incresparsi, quasi fossero una miriade di danzanti scintille. In estate, i fiori selvatici bagnati dalla rugiada brillano sulle rive, creando uno spettacolo surreale di luci e colori.
È il lago più grande dell'intera Valle di Shuzheng. La leggenda narra che, nell'antichità, un Lama fosse giunto presso le sue sponde in groppa ad un rinoceronte. Il Lama era gravemente malato, ormai in punto di morte. Tuttavia, dopo aver bevuto alcune sorsate dell'acqua del lago, improvvisamente le sue condizioni fisiche migliorarono. Egli si abbeverò presso il lago per diversi giorni e diverse notti, divenendo sempre più riluttante al pensiero di andarsene. Ecco che, giunto nuovamente presso le sponde del lago in groppa al suo rinoceronte, decise di dimorare lì per sempre. Questa è la leggenda dalla quale il Lago del Rinoceronte trae il proprio nome.
L'aspetto del lago è estremamente mutevole. Al mattino, il riflesso della nebbia e delle nuvole sulla superficie del lago genera uno spettacolo di straordinaria bellezza e diventa difficile, per chi osserva, distinguere le acque dal cielo.
A sud del lago, un ponte permette di ammirare lo stupendo paesaggio in tutta la sua bellezza, mentre a nord è possibile osseervare la Montagna Semo.
Solo presso il lago del Rinoceronte i turisti possono usufruire di un servizio che offre la possibilità di visitare l'area in barca, divertendosi e godendo delle meraviglie che essa è in grado di regalare.
Circondato dai boschi, lo stretto Lago dello Specchio si estende in lunghezza per circa 1 Km. La montagna, che si erge lungo una delle sponde, sembra quasi costituire un enorme schermo di pietra. Sulla destra, la parte più bassa del lago si trova a ridosso delle cascate di Nuorilang, mentre sulla sinistra, la parte superiore si unisce con la Valle del Lago dello Specchio.
Durante le albe rosate, la superficie del lago appare liscia come quella di uno specchio e su di essa si riflettono il cielo blu, insieme con le bianche nubi, le montagne in lontananza e gli alberi lì intorno. Che cosa straordinaria! Attraverso questo gioco di riflessi, sembra quasi di vedere i pesci nuotare nel cielo e gli uccelli volare nell'acqua del lago.
Vicino al lago vi è un albero che è in grado di raggiungere il cielo, strettamente intrecciato ad una lunga vite, quasi fossero due dolci amanti. Alla zona del lago, per via di queste immagini evocative, è stata attribuito un altro romantico nome: il Parco dell'Amore.
Il Fiume del Pavone è lungo 310 m e, con le sue rive ricolme di fiori e alberi, si snoda attraverso l'intera vallata. Le sue acque si mostrano ai visitatori in una ricca varietà di sfumature: verde scuro, oro e blu zaffiro. Durante il periodo autunnale, il bosco è ricoperto di brina e foglie cadute dagli alberi sono sparpagliate ovunque. Viste dall'alto, le chiare e limpide acque del lago creano uno spettacolare gioco di colori, che ricordano ai visitatori le sfumature della coda di un pavone.
Orgoglio della Valle di Jiuzhaigou, il Lago dei Cinque Fiori, situato alla fine della parte più alta del Fiume del Pavone, si trova a 2.472 m sopra il livello del mare e le sue acque raggiungono una profondità di 5 m. Le coloratissime foglie degli alberi a bordo lago sembrano intrecciarsi tra loro quasi a formare la trama di un broccato. Le acque del lago sono ricche di carbonato di calcio e piante acquatiche di ogni tipo, fatto che conferisce loro uno splendido aspetto multicolore: azzurrino, blu, verde scuro, giallo tenue, … Ecco perché è chiamato Lago dei Cinque Fiori!
I locali lo considerano un lago sacro: dove arrivano le sue acque, lì crescono fiori ed alberi rigogliosi. Osservando il panorama dall'alto delle montagne potrete scoprire che il lago, circondato su tre lati da file di colline, somiglia ad una grande zucca rovesciata, dalla quale acque coloratissime si riversano nelle zone sottostanti.
Nel "ventre" della zucca, sembra di scorgere la rappresentazione di una zampa di cervo, lunga circa 10 m. I contorni di quest'immagine sono di colore verde chiaro, mentre la parte centrale è di un verde più scuro, a causa di una fossa a forma di quincunx presente sul fondo del lago. L'immagine ricorda davvero quella di un cervo da manto maculato. La leggenda narra che, mentre era alla ricerca di una fonte d'acqua, la divinità delle montagne ferì per errore il cervo sacro appartenente alla divinità del bosco, la quale si mise ad inseguire l'autore del misfatto, in groppa al suo cervo, con lo scopo di ucciderlo. Le altre divinità, al fine di soccorrere la divinità delle montagne in pericolo, tagliarono una delle zampe del sacro cervo, il quale cadde a terra e si trasformò nello stupendo e coloratissimo lago.
Il nome del lago trae le proprie origini dalla presenza dei panda, animali affettuosi e portafortuna, che proprio presso le sue sponde vengono a giocare e ad abbeverarsi. È situato a 2.587 m sopra il livello del mare ed è profondo 14 m. le sue acque sono limpide e trasparenti e in esse si riflettono il cielo blu e le bianche nubi, specialmente nei giorni di bel tempo. Possiamo osservare sulla sua superficie le immagini riflesse delle colline, dall'aspetto assolutamente particolare, che si estendono sulle sue rive, così come le rocce bianche striate di nero sui suoi fondali. Tutto ciò rende il Lago del Panda un luogo spettacolare e curioso.
Circa il 52% dell'area della Valle di Jiuzhaigou è coperta da una foresta vergine e la foresta situata nella parte alta della Valle di Rize è parte di essa. Si tratta di un universo parallelo, di un angolo di mondo isolato da tutto quanto il resto, dove è possibile osservare alberi di un verde lussureggiante, camminare su fitti e soffici licheni, sentire il profumo dell'aria umida, ascoltare la voce del vento e il cinguettio degli uccelli. A sud delle montagne, nella parte più bassa, crescono fitti pini, querce cinesi e abeti rossi. Mentre a nord possiamo trovare abeti cinesi, aceri, betulle e abeti comuni. Sulla vetta delle montagne sono invece presenti arbusti e prati tipici dell'ambiente alpino.
La Valle di Zechawa, che si estende per 18 Km di lunghezza, costituisce il percorso più lungo e più alto dell'intera Jiuzhaigou.
È alta 400 m e si trova all'ingresso del Zharu, proprio di fronte ai laghi. La sua superficie è piuttosto uniforme ed è proprio questa sua caratteristica a farla apparire come un grande specchio, se vista da lontano. Si dice che questo grande e prezioso specchio sia stato eretto in passato dal signore della montagna, allo scopo di proteggere le genti del luogo dalla furia assassina di un demone. Proprio per questo motivo, la rupe è anche detta "Rupe del Demone".
Nella Valle di Zechawa potrete vistare due Laghi delle Stagioni: quello inferiore e quello superiore. Il Lago inferiore si trova vicino al villaggio Zechawa e sulle sue rive si estendono boschi di betulle crescono in gran numero fragole altri frutti selvatici. Il Lago superiore, invece, si trova nei pressi dello Stagno dei Cinque colori ed è circondato da scogliere. Le acque dei laghi si mostrano abbondanti e di colore blu durante la stagione autunnale, a causa delle frequenti piogge, mentre il loro livello si abbassa e assumono sfumature di verde in primavera e in inverno. Durante l'estate, infine, i laghi si prosciugano totalmente, trasformandosi in terre fertili e ricche di erbe di ogni tipo.
Un'antica leggenda narra che presso il palazzo della Regina Madre d'Occidente vi fosse un coloratissimo lago, il Lago di Diaspro. Tuttavia, nessuno l'aveva mai visto.
Questo leggendario lago non è altro che lo Stagno dei Cinque colori, profondo circa 6,6 m, situato a 2.995 m sopra livello del mare, per un'ampiezza di 5.645 m².
Durante le soleggiate giornate estive, quando le sue acque si increspano, il lago offre ai visitatori un incantevole spettacolo di colori; risplende di una luce rossa, arancione, gialla, verde, turchese, blu e violacea e trasporta chi lo osserva in un paesaggio da sogno.
Si tratta del più ampio tra i laghi di Jiuzhaigou ed è situato alla fine della Valle di Zechawa. Si estende per un'area di 930.000 m² e le sue acque altro non sono che neve sciolta proveniente dalle montagne. Alberi di cedro e monti circondano l'intero lago, il quale, se osservato da lontano, immerso nella luce del sole, somiglia ad un palazzo di giada paradisiaco. Su una delle sponde del lago si erge un albero molto antico, che si dice esserne il guardiano.
Con l'espressione "bocca" della Valle di Jiuzhaigou, comunemente detta gou kou dai locali, ci si riferisce ad un'area esterna rispetto alla valle vera e propria. Tale area, chiamata ufficialmente "Villaggio Pengfeng", è ideale per turisti in cerca di buon cibo, alloggio e shopping.
La città di Zhangzha, detta dai locali Zhen Shang (La Città), si trova al confine superiore del Villaggio di Pengfeng, zona ricca di ristoranti e alloggi vari. Zhangzha è più lontana dall'area panoramica rispetto a Pengfeng.
La prefettura di Jiuzhaigou, detta anche Nanping, è la sede cittadina di Jiuzhaigou. Si trova a 43 Km di distanza dalla valle.Se deciderete di viaggiare in autobus, fate attenzione ai nomi delle varie località, altrimenti rischiate di confondervi!
I prezzi degli alloggi variano in base al periodo dell'anno, ma non troverete esagerate disparità tra alta e bassa stagione.Il prezzo di una notte in un hotel a 3 o 4 stelle si aggira intorno ai 200 yuan, mentre per una notte in un hotel a 5 stelle potrete anche arrivare a spendere 700/900 yuan. I prezzi degli alloggi sono comunque variabili. Attenzione! Potrebbe essere molto difficile prenotare una camera in periodo di alta stagione
Durante il periodo di bassa stagione(16 novembre-31 marzo), potrete avere uno sconto sul biglietto d'ingresso all'area panoramica per il vostro secondo giorno di visita, venendo a spendere solo 20 yuan.Se siete interessati a questo tipo di sconto, dovrete comunicarlo all'acquisto del biglietto per il primo giorno di visita. La vostra foto verrà tenuta all'ingresso e servirà, il giorno successivo, a permettervi di entrare con la tariffa ridotta.
Verrete dunque a spendere: 80 yuan per il biglietto d'ingresso e 80 yuan per l'autobus il primo giorno; 20 yuan per il biglietto d'ingresso e 80 yuan per l'autobus il secondo giorno.Se deciderete di usufruire di questa possibilità di sconto, non dimenticate di comunicarlo agli addetti presenti all'ingresso prima di lasciare il parco!
Nell'area della Valle di Jiuzhaigou si trovano oltre 70 km di sentieri a basso impatto ambientale. Dunque, potrete decidere di camminare lungo uno di questi sentieri, piuttosto che visitare l'area in autobus! Sarà certamente un'esperienze ancora più emozionante, in quanto potrete ammirare nel dettaglio e con calma le infinite bellezze del luogo, che potrebbero invece non attirare la vostra attenzione nel caso decideste di spostarvi in autobus.
È possibile scendere dall'autobus, una volta raggiunta la parte superiore di ogni vallata, e, a piedi, camminare fino alla zona esterna. Tuttavia, suggeriamo di proseguire il percorso in autobus a tutti quei visitatori che non fossero appassionati di lunghe passeggiate. Non dimenticate, infatti, che nel caso decideste di programmare la visita delle tre valli a piedi, vi aspetterebbero ben due giorni di lungo cammino!
Fate attenzione a quando programmerete la vostra visita alla valle. È possibile che alcune zone di Jiuzhaigou siano chiuse nel periodo che va dal 16 novembre fino al 31 marzo, per evitare un eccessivo impatto ambientale a causa di un numero di turisti eccessivo e per permettere interventi di manutenzione.
Le zone soggette a chiusura durante il periodo di bassa stagione sono: il Lago della Tigre, il Lago dei Cinque Fiori, il Lago dello Specchio Magico, il vecchio mulino di Shuzheng, il Lago della Freccia di Bambù e la cascate delle Perle.Nonostante questo, la Valle di Jiuzhaigou è davvero straordinaria e senza dubbio merita di essere visitata!
Sapori della cina
Pechino - Xian - Chengdu - Leshan - Guilin - Longsheng - Yangshuo - Hong Kong
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Questo itinerario di 15 giorni vi porterà alla scoperta dei colori e delle fragranze della Cina più autentica. È un viaggio nella storia che partendo dall'epoca imperiale a Pechino e Xi'an, per arrivare all'epoca coloniale e ai modernissimi grattacieli di Hong Kong, ma è anche e soprattutto un viaggio tra i sapori genuini e tipici del paese. Potrete assagiare i ravioli, piatto simbolo del Capodanno Cinese, la cucina del Sichuan a Chengdu e quella cantonese a Hong Kong, considerate le migliori di tutta la Cina, e alcune specialità delle minoranze etniche che abitano il Sud grazie alla tappa nella meravigliosa Guilin.
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