Periodo Preistorico
Sebbene la città di Kunming abbia una storia di 2400 anni, le più antiche attività umane in questa provincia risalgono a 30 mila e cinquecento anni fa attorno alle sponde del lago Dianchi durante il periodo Neolitico. Oltre a praticare l’agricoltura, questi popoli erano esperti cacciatori e pescatori, ed erano in grado di crescere il bestiame. Per questa regione l’area del lago Dianchi viene considerate come una delle culle dell’umanità.
Regno Dian
Grazie alle antiche iscrizioni riportate su un contenitore in bronzo risalente alla dinastia dei Zhou Orientali (770 a.C.-221 a.C.), veniamo a sapere dell’esistenza di un’alleanza di tribù risedenti attorno al lago Dianchi. Verso la fine del periodo degli stati combattenti (476 a.C.-221 a.C.) queste tribù vennero conquistate dallo stato di Chu il cui generale, divenutone il sovrano, venne ricordato con il nome di Dian. Questa è la prima notizia che conferma un’antica e originaria introduzione della cultura cinese nella regione del lago Dianchi.
Durante la dinastia degli Han Occidentali (206 a.C.-24 d.C), l’imperatore Wu stabilì la contea di Yizhou in queste zone e autorizzò il re Dian a governare. A quel tempo l’attuale città di Kunming era solo una piccola prefettura chiamata Guchang ed era sotto il controllo di Yizhou. Guchang è la prima città costruita nell’attuale area urbana di Kunming.
E’ importante ricordare che i bronzi creati in questo periodo hanno un immenso valore artistico e culturale, sia per l’avanzata tecnica di realizzazione sia per i loro complessi motivi ornamentali, tanto da poter essere paragonati a quelli realizzati nella Cina centrale che, a detta degli esperti, non hanno paragoni al mondo. Il primo picco della cultura di Kunming appartiene al regno Dian.
Evoluzione e sviluppo del regno Dian
Durante il periodo dei Tre Regni, lo stato di Shu (215-263) cominciò lunghe e sanguinose guerre contro gli altri due regni con cui contendeva il dominio dell’intero territorio cinese, e il ricco regno di Dian divenne parte di questo grande stato assieme ad altre aree della provincia del Guizhou e del Sichuan sud-occidentale. Grazie al primo ministro di Shu, il famoso Zhuge Liang, questa regione conobbe un rapido processo di sviluppo tecnologico e sociale a seguito dell’ unificazione di gran parte delle minoranze etniche e all’introduzione di una serie di regole ferree.
Tuttavia, a causa di disordini sociali dovuti alle scarse abilità governative della successiva dinastia Jin (265-420), la regione Dian, in realtà, cominciò ad essere controllata dal potente clan della famiglia Cuan. All’inizio della dinastia Sui (581-618), Dian era una delle più ricche regioni della Cina meridionale. Gli imperatori Sui dichiararono guerra al clan Cuan che gradualmente perse il suo prestigio e non riuscì più a riprendersi dal suo inesauribile declino. Allo stesso tempo, l’imperatore fondò la città di Kunzhou proprio in queste zone. Tra il 746 e il 747, sotto la dinastia Tang (618-907), quel poco che era rimasto del clan dei Cuan venne conquistato dal vicino stato di Nanzhao che stabilì il proprio centro politico a Dali, con l’appoggio dell’imperatore Tang.
Sviluppo durante le dinastie Yuan e Ming
Con la caduta del clan Cuan, la regione Dian passò sotto il controllo del regno Nanzhao. Siccome il loro centro politico ed economico era presso la città di Dali, ben presto Kunming perse la sua posizione dominante fino a quando, nel 1254, l’esercito mongolo, che aveva fondato la dinastia Yuan (1271-1368), ebbe la meglio su Nanzhao e spostò il centro della regione Dian da Dali a Kunming. Durante l’intera dinastia Yuan, Kunming fiorì rapidamente grazie ai commerci e divenne una città importante e fondamentale per i mercati dell’emisfero euro-asiatico. Tra I numerosi mercanti che vi giunsero vale la pena di ricordare anche Marco Polo.
Nonostante la sua internalizzazione, la maggior parte dei residenti di Kunming apparteneva ancora a tribù poco sviluppate. Con l’avvento della dinastia Ming (1368-1644) si cercò di applicare una politica che spingeva le popolazioni cinesi Han ad immigrare presso questa regione, per controbilanciare la popolazione locale. Nel 1382 il governo locale cominciò la ricostruzione della città e delle sue nuove mura. La disposizione cittadina di allora è mantenuta fino ad oggi. Nell’area circostante vennero realizzati villaggi per ospitare le truppe di guardia alla città vera e propria. Oggi questi villaggi sono diventati i sobborghi della città.
Lo sviluppo precario della dinastia Qing
Quando la dinastia Qing (1644-1911), originaria della Manciuria, prese il controllo del potere imperiale cinese, l’ultimo rappresentante del potere Ming fuggì a Kunming e qui continuò il suo lignaggio, anche se solo per nome. Nel 1659, il generale Wu Sangui, in ribellione contro la dinastia Qing, prese il potere e governò lo Yunnan in maniera atroce, la provincia cadde nel caos e cominciò il suo declino. All’inizio del ventesimo secolo, quando la dinastia Qing era ormai corrotta e debole, Kunming era prevalentemente occupata da invasori stranieri. Nel dicembre del 1949 la città venne liberata definitivamente e fu dichiarata capitale dello Yunnan, centro di attrazione di tutta la ricchezza e varietà culturale della provincia.