L’area nord-occidentale della provincia cinese dello Yunnan, confinante con il Tibet, è divenuta una meta escursionistica molto popolare, grazie alla presenza di spettacolari scenari naturali e ai numerosi ostelli, hotel e locande presso i quali è possibile alloggiare.
Interessanti siti storici, risalenti a centinaia di anni fa, si alternano in quelle zone ad imponenti montagne, foreste, fiumi impetuosi e ruscelli.
L’area è attraversata dal Fiume Azzurro. Spiccano per bellezza la Gola del Salto della Tigre e la Montagna di Neve del Drago di Giada, con la sua piccola area sciistica per principianti (l’unica di tutta la provincia), dove è possibile trascorrere la giornata divertendosi, se il tempo lo permette.
Di rilievo storico e culturale sono le città dei Naxi e la Città Vecchia di Lijiang, tre aree della quale, nel 1997, sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Alcune zone di Lijiang, inoltre, fanno parte della cosiddetta “Area protetta dei tre fiumi paralleli”, che merita di essere visitata per via delle sue riserve naturali, per le innumerevoli escursioni che lì è possibile effettuare, per le sue zone panoramiche, per le aree sciistiche e per i suoi interessanti siti di valore storico e culturale.
Descrizione dettagliata
Con il nome Lijiang si è soliti indicare non solo la città, ma anche la prefettura. Situata a circa 150 Km dalla Birmania e a 200 Km dal Tibet, con una popolazione di circa 1.200.000 abitanti, la prefettura di Lijiang occupa una superficie di circa 21.200 Km². L’omonima città, invece, conta una popolazione di circa 500.000 abitanti. La maggior parte del territorio è scarsamente popolato ed è caratterizzato dalla presenza di riserve naturali, imponenti montagne, piccole città, fattorie e pascoli.
Nel 1997, tre antichi quartieri dell’area urbana di Lijiang sono stati inseriti dall’Unesco all’interno della Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità. Sono, infatti, luoghi di indescrivibile bellezza, in cui le culture Han e Naxi si sono incontrate, dando vita ad un “eccezionale paesaggio urbano”. Secondo la descrizione fornita dall’Unesco, Lijiang era un luogo chiave, sia da un punto di vista strategico che commerciale, e “le sue architetture sono degne di nota per via della commistione di elementi di differenti culture che, nel corso dei secoli, lì si sono incontrate”. Si afferma, inoltre, che “Lijiang possiede un antico sistema di approvvigionamento idrico dal meccanismo complesso e ingegnoso, tutt’oggi perfettamente funzionante”.
I tre quartieri inseriti all’interno della Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità sono: l’area della Città Vecchia (古城), ovvero l’area dell’antica Dayan, la Città di Shuhe, 7 Km a nord-ovest della Città Vecchia, e, infine, il Quartiere di Baisha, circa 5 Km a nord rispetto alla Città di Shuhe. I siti sopra citati, ovvero la Città Vecchia di Dayan, la Città di Shuhe e il Quartiere di Baisha, sono anche i siti di maggiore rilevanza storica dell’intera Lijiang.
Mangiare a Lijiang
Lijiang abbonda di luoghi presso i quali i turisti possono sostare e rifocillarsi.
Soprattutto in seguito all’inserimento di Lijiang nella Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dell’Unesco, il numero di turisti interessati alle sue bellezze è notevolmente aumentato e, con lui, anche quello di hotel, negozi e ristoranti.
Proprio nei pressi della Vecchia Città di Dayan, la moderna area di Nanmen offre ai visitatori ristoranti, negozi, hotel e luoghi di divertimento di vario tipo.
Opportunità simili si possono trovare anche presso l’area del Centro Turistico Chama, nelle vicinanze della Città di Shuhe.
Le bellezze naturali di Lijiang
La città e le aree circostanti vantano siti naturalistici che meritano davvero di essere visitati. Tra questi menzioniamo innanzitutto il piccolo Parco Yuquan, nei pressi della Città Vecchia di Dayan, all’interno del quale una collina domina il paesaggio urbano, e il Parco dello Stagno del Drago Nero (Parco Heilongtan). Queste zone offrono ai turisti la possibilità di ammirare gli antichi templi del luogo e di osservare, in lontananza, gli stupendi picchi della Montagna di Neve del Drago di Giada (Montagna Yulong).
Nei pressi della Città Vecchia di Shuhe, un altro piccolo parco, il World Yichan Park, si presenta come il luogo ideale per passeggiare tra gli antichi quartieri, in qualsivoglia periodo dell’anno.
Storia
La città di Lijiang fu fondata tra la fine del dominio della dinastia Song Meridionale (1127-1279) e l’inizio del dominio della dinastia Yuan (1279-1368), proprio nel punto in cui il Fiume di Giada si divide in tre rami, in corrispondenza di una tappa della Via del tè, che si snoda nel sud a partire da Dali e poi scende, sempre da Dali, nella regione delle coltivazioni del tè Pu’er, qualità assai costosa e popolare. Le genti del Tibet erano solite importare dallo Yunnan i cavalli per il trasporto del tè e la città di Lijiang costituiva un importante punto di sosta ai piedi delle imponenti catene montuose tibetane.
Probabilmente i popoli Naxi furono costretti a spingersi verso sud dalle genti di tribù provenienti dalla Mongolia, che conquistarono la Cina e fondarono la dinastia Yuan. Popoli di differenti etnie si sono insediati in quelle aree nel corso dei secoli: Tibetani, Han e Bai (gruppo etnico dell’area di Dali).
Durante i primi anni di dominio della dinastia Yuan, circa mille famiglie abitavano l’area della Città Vecchia di Lijiang, che continuò a crescere e prosperare nel corso dei secoli, raggiungendo il suo massimo splendore durante le dinastie Ming (1368-1644) e Qing (1644-1911).
La città fu fondata nel punto in cui il Fiume di Giada si dirama in tre differenti direzioni. Proprio la presenza del fiume stesso e di diversi ruscelli permise in passato la creazione di un complesso apparato idrico, che si è soliti paragonare a quello della città di Venezia. Il fiume scorre a partire dall’area settentrionale della città, si ramifica in tre affluenti, per poi dividersi in numerosi piccoli torrenti che scorrono verso sud, attraversando i cortili delle abitazioni. Le loro acque sono dunque incanalate in laghetti o piccoli bacini, in modo da poter essere utilizzate. Il particolare sistema idrico di Lijiang è menzionato all’interno della descrizione del luogo presentata dall’Unesco come una delle sue caratteristiche peculiari.
Con la costruzione delle ferrovie e l’invenzione delle navi ad elica, i cavalli, i muli e gli yak, che fino a quel momento erano stati utilizzati dai mercanti per spostarsi attraverso le valli, furono definitivamente sostituiti. A partire dagli inizi del Ventesimo secolo, il transito mercantile lungo la Via del tè si ridusse drasticamente. La situazione cambiò all’improvviso con l’invasione della Cina per mano del Giappone nei tardi anni Trenta. Il commercio carovaniero tornò a rivestire un’enorme importanza, sia dal punto di vista militare che commerciale. Infatti, le vie oceaniche erano diventate teatro bellico, mentre le zone costiere erano ormai sotto il controllo dell’esercito giapponese. I commerci si fermarono definitivamente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, soprattutto in seguito al blocco dei commerci con l’estero imposto dal governo comunista.
Nel 1996, l’area fu colpita da un terribile terremoto di magnitudo 7.0 (scala Richter). Durante la prima terribile scossa, circa 250 persone persero la vita. Il numero delle vittime aumentò poi a causa di smottamenti e scosse di assestamento. Le più moderne strutture della città subirono diversi danni, ma le antiche case in stile tradizionale diedero prova della loro resistenza. È probabile che proprio questo terremoto e la concentrazione dell’attenzione mediatica sulla zona in seguito alla tragedia, abbiano contribuito a puntare i riflettori sulla piccola Lijiang, decretandone l’inserimento all’interno della Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità dell’Unesco.
Ricordiamo, inoltre, che gli edifici residenziali e, in generale, quelli di più recente costruzione, che non furono in grado di resistere alla furia del terremoto, furono sostituti per decisione governativa da edifici in stile tradizionale. Nello stesso periodo, alcuni dei vecchi ponti e canali furono ricostruiti, ristrutturati e restaurati.
L’aspetto assunto da Lijiang in seguito alla ricostruzione avvenuta dopo il terremoto era dunque molto simile a quello che probabilmente aveva in passato.
Secondo un recente rapporto redatto per l’Unesco, circa il 65% delle persone che vivono oggi a Lijiang sono di etnia Naxi. Tuttavia è da notare che, dopo che i tre distretti di Lijiang sono stati inseriti all’interno della lista dell’Unesco, il numero di visitatori è divenuto sempre più importante e con lui anche quello di persone provenienti da altre aree della Cina, con l’intento di fare affari creando punti di ristoro e alloggio. Questa situazione ha provocato un generale aumento dei prezzi e molti membri dell’etnia Naxi, insieme ad altri locali, hanno deciso di abbandonare l’area per spostarsi altrove.
Dei tre siti appartenenti alla Lista dell’Unesco, il Quartiere di Baisha, circa 10 Km a nord rispetto alla Città Vecchia di Dayan, è certamente la zona meno commercializzata e conserva uno stile più vicino a quello del passato rispetto alle altre. È dunque il luogo ideale per chiunque abbia voglia di sperimentare quella speciale atmosfera “tradizionale”, che il comitato dell’Unesco ebbe modo di provare nel 1997.
Negli anni Novanta, la prefettura di Lijiang, con i villaggi dei Naxi e le antiche città, era conosciuta come meta escursionistica soprattutto ai turisti provenienti dall’estero. Successivamente si è trasformata in una città di mezzo milione di abitanti, divenendo una vera e propria meta del turismo cinese.
La Gola del Salto della Tigre è certamente una delle mete più gettonate dal mezzo milione di turisti stranieri e dai più di 5 milioni di turisti cinesi che ogni anni raggiungono Lijiang.
Caratteristiche:
Architettura in stile tradizionale Naxi e particolare apparato idrico.
A circa mezz’ora di distanza dalla Montagna di Neve del Drago di Giada, che vanta picchi dai panorami spettacolari, la presenza di diversi sentieri escursionistici e una vetta di circa 4.860 m, raggiungibile per mezzo di un’apposita scalinata, oltre un ghiacciaio.
La Gola del Salto della Tigre, con possibilità di escursioni e stupendi panorami. Se la strada è aperta, il luogo è raggiungibile per mezzo di numerosi autobus turistici.
Altre zone panoramiche ed aree escursionistiche, tra le quali la Prima curva del Fiume Azzurro e il lago Lugu.
Piatti tradizionali a base di latticini ad alto contenuto proteico, carne di yak e agnello. Panini in stile Naxi imbottiti con uova, formaggio e pomodori. Yogurt, composti di yogurt, frutta e miele, bistecche di yak, latte di yak e burro di yak. Tipiche bevande Naxi, ovvero differenti tipi di tè, tra cui il tè con l’aggiunta di latte di yak, e birra tradizionale.
Attività turistiche:
Visita agli antichi quartieri, dove è anche possibile fare shopping e cenare.
Escursioni e incredibili scenari. Escursioni sul Fiume Azzurro.
Escursioni nell’area della Gola del Salto della Tigre, Patrimonio dell’Unesco, per mezzo di autobus turistici.
Cucina tradizionale Naxi.
Visita alle aree circostanti, quali Dali, a tre ore di distanza in direzione sud, o i siti naturali dell’Area protetta dei tre fiumi paralleli, Patrimonio dell’Unesco.
Viaggio
Viaggio a Yunnan 6 giorni(kunming,dali,lijiang)
Kunming - Dali - Lijiang
6 giorni / 5 notti
Scoprilo visitando la Kunming nello Yunnan, Dali e Lijiang. È possibile visitare i luoghi più belli di Yunnan, come la Foresta di Pietra, ecc antica città di Lijiang.
Dopo Pechino e Xian, le due città del nord della Cina, era la capitale della Cina nei tempi antichi, poi va a sud-ovest della Cina, in qualcosa di completamente diverso, Kunming, Dali, Lijiang e Guilin dove sarete sorpresi dalla la bellezza che madre natura ha creato. Infine terminare nella città moderna della Cina, Shanghai, per riposare e alcune cose comprare i regali ad amici e familiari.