Il visto di lavoro, identificato dalla lettera Z, è necessario per chi ha trovato o intende trovare impiego in Cina e può essere esteso anche ai propri familiari. È rilasciato anche ad artisti, compagnie teatrali e musicali impegnati in attività di intrattenimento in Cina.
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Perché possiate lavorare in Cina, il vostro datore di lavoro deve avere un permesso speciale che gli consenta di assumere persone di nazionalità non cinese. Inoltre, se volete ottenere il visto lavorativo, dovrete inoltrare all'azienda presso cui intendete lavorare alcuni documenti che dimostrino che possediate
alcune qualifiche specifiche. Tali documenti verranno certificati dal vostro datore di lavoro e presentati alle autorità competenti per l'emissione del vostro Foreigner’s Work Permit, un documento essenziale per fare richiesta di visto Z.
Continuate a leggere questo articolo per l'elenco completo dei documenti necessari per ottenere il Work Permit.
Il visto lavorativo può essere esteso anche ai familiari di chi lavora in Cina, che devono però fornire un certificato che provi la relazione di parentela, come ad esempio un certificato di matrimonio o un certificato di nascita.
Il visto Z è valido solo per 30 giorni dall’arrivo in Cina. In questo lasso di tempo dovete fare richiesta alla sezione immigrazione della polizia locale per un Permesso Temporaneo di Residenza (Residence Permit), che ha una durata minima di 90 giorni e massima di 12 mesi.
Attenzione alle aziende che vi propongono di lavorare in Cina con un visto turistico o un visto business: oltre ad essere illegale, con tutti i rischi che già questo comporta (dalla sanzione fino a 100.000 yuan alla detenzione di 5-10 giorni e alla deportazione), se opstaste per questa soluzione sareste alla mercé del vostro datore di lavoro per tutta la durata del vostro soggiorno in Cina. Senza un regolare contratto (che non può essere regolare se non registrato e per essere registrato dovete essere in possesso del visto Z), il datore di lavoro potrebbe infatti cambiare le condizioni lavorative a sua discrezione. Inoltre, se ce ne fosse la necessità, non potreste recarvi tranquillamente alla polizia o in ospedale, né ricevere troppi soldi su WeChat o Zhifubao per non rischiare di essere scoperti (se non siete lavoratori regolari non potete nemmeno richiedere una carta bancaria cinese e di conseguenza non potete usufruire di molti servizi online). Prima di pensare di fare un visto diverso da quello lavorativo per lavorare in Cina, valutate quindi bene tutti i rischi che correte (e che il datore di lavoro non corre).
Per poter fare richiesta per un visto lavorativo, la prima cosa da fare è ottenere un Foreigner's Work Permit, ovvero un permesso di lavoro temporaneo per gli stranieri. ll Work Permit è un documento che l'azienda presso cui andrai a lavorare in Cina deve richiedere al tuo posto presso le autorità cinesi competenti. Perché l'azienda possa procedere alla richiesta, è necessario che tu fornisca i documenti elencati qui sotto (dati aggiornati a luglio 2019, i documenti possono variare anche in base alle esigenze del vostro datore di lavoro e al tipo di lavoro che andrete a fare):
Anche dopo aver ottenuto il visto lavorativo Z, ricordatevi di portare questi documenti con voi in Cina.
Dopo aver raccolto tutti questi documenti in originale, dovete fare legalizzare i certificati italiani, quindi il certificato del casellario giudiziale, il certificato del titolo di studio più alto conseguito e il diploma supplement.
La Legalizzazione consiste nell'attestazione da parte dello Stato della qualità legale del Pubblico Ufficiale che ha apposto la propria firma su un documento originale, nonché dell'autenticità della firma stessa: possono essere legalizzate solo la firma autografa sul documento originale o quella autografa del funzionario che ha autenticato la fotocopia di un documento originale. In generale le firme dei funzionari della Procura della Repubblica sui documenti emessi dalla Procura vanno legalizzate nella medesima Procura, mentre quelle di tutti gli altri funzionari pubblici vengono legalizzate nella Prefettura della Provincia in cui si trovano gli uffici dei funzionari firmatari.
Non è opportuno legalizzare gli originali di alcuni documenti (pergamene di laurea, diplomi, ecc), ma solo la loro fotocopia autenticata in modo da conservare intonsi gli originali anche per altre occasioni. L’autenticazione delle fotocopie di un documento originale si ottiene di norma negli uffici del Comune di residenza.
Per la presentazione ed il loro riconoscimento in Cina i documenti in italiano devono essere tradotti in cinese, la loro traduzione va asseverata in Procura e la legalizzazione della firma del funzionario che attesta l’asseverazione va successivamente richiesta nella Procura medesima. Valutate se tradurre in cinese anche i documenti in inglese: non è scontato che vengano compresi e accettati.
L’asseverazione di traduzione è sostanzialmente il giuramento del traduttore di aver fedelmente proceduto alla traduzione; in Italia chiunque può operare una traduzione e giurarne il contenuto e la responsabilità della traduzione è tutta del traduttore, tuttavia in alcune Procure vengono accettate solo le traduzioni fatte da Periti iscritti all’Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio del Tribunale.
Di seguito riassumiamo i procedimenti da seguire per la legalizzazione in Italia dei documenti che vi servono per ottenere il Work Permit.
Documento originale | Ritiro | Fotocopia autenticata (facoltativa) | Legalizzazione della firma del Funzionario | Asseverazione della traduzione | Legalizzazione della firma del Funzionario |
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Certificato Generale Casellario Giudiziale | Presso la sede della Procura della Repubblica della propria città di residenza | Presso la sede della Procura della Repubblica della propria città di residenza | Presso la sede della Procura della Repubblica della propria città di residenza. | Presso la sede della Procura della Repubblica della propria città di residenza | |
Certificato del titolo di studio più alto (pergamena) | Presso l'università o la scuola dove è stato conseguito | Comune di residenza | Prefettura della sede scolastica o universitaria (per l’originale)/Prefettura della città di residenza (per la fotocopia autenticata) | Presso la sede della Procura della Repubblica della propria città di residenza | Presso la sede della Procura della propria città di residenza |
Dopo la legalizzazione dei documenti in Italia i documenti legalizzati vanno presentati presso gli uffici dell’Ambasciata o del Consolato Cinese della giurisdizione di residenza che li legalizzerà a sua volta, apponendovi un ulteriore timbro, a certificazione del loro riconoscimento anche in Cina. Dopo aver ultimato quest'ultimo passaggio, potete consegnare i documenti al vostro datore di lavoro per ottenere un Work Permit.
Dopo aver ottenuto il Foreigner's Work Permit (di solito entro un mese dalla richiesta inoltrata dall'azienda), potete recarvi nel Centro visti della vostra giurisdizione di residenza per fare richiesta per il visto di lavoro. Tutti i Centri per il visto accettano solo appuntamenti fissati online. Potete fissare un appuntamento solo dopo aver compilato il modulo di richiesta visti alla sezione "accesso rapido" del sito web del centro di riferimento. A partire dal 4 novembre 2019, dovete presentare la vostra richiesta di persona per poter registrare le vostre impronte digitali in loco.
Una volta arrivati al Centro visti, vi sarà controllato il passaporto e consegnato un numerino per l'accettazione allo sportello.
I documenti da consegnare allo sportello sono i seguenti:
Dopo aver consegnato i documenti allo sportello, vi verrà consegnato un numerino per recarvi in cassa e pagare il costo del visto e del servizio. Qui vi sarà consegnata la ricevuta per il ritiro del passaporto. Il pagamento avviene quindi il giorno stesso della consegna della documentazione.
Dato che i documenti necessari per ottenere il Work Permit sono molti e alcuni di essi vanno legalizzati, consigliamo di iniziare con largo anticipo a preparare tutto ciò che serve per ottenere il visto.
A seconda della procedura che scegliete (REGULAR, EXPRESS 2 o EXPRESS 1), potete ritirare il vostro visto dopo 4, 3 o 2 giorni lavorativi. Controllate sempre le tempistiche sul sito internet del Centro visti di riferimento: il CSVAC di Firenze, per esempio, offre solo il servizio di richiesta REGULAR e rilascia il visto in circa 8 giorni lavorativi. Per saperne di più su tempistiche e tariffe consultate la nostra guida dettagliata.
Noi consigliamo di non aspettare troppo per sbrigare le tutte le pratiche, il momento ideale è iniziare da uno a due mesi prima della data prevista di partenza.
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