La Via della Seta in Cina ha una storia di oltre 2000 anni. La sua lunga storia e il suo successo sono strettamente correlate alla storia della Cina. Questa via commerciale ha avuto un'importanza cruciale per l'economia dell'Impero cinese dalla dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.), fino alla dinastia Yuan (1271-1368 d.C.). Volete sapere come e perché il commercio è fiorito nel susseguirsi delle dinastie della Cina e perché si è interrotto?
Tra tutte le vie commerciali via terra tra Europa e Asia, la Via della Seta è la più antica e storicamente la più importante. Il suo nome, che da secoli affascina i viaggiatori, evoca immagini esotiche di carovane che attraversano terre lontane, profumi di spezie e merci preziose.
La Via della Seta è in realtà un nome collettivo che comprende diverse antiche via commerciali che in antichità collegavano la Cina con paesi dell'Asia centrale.
La Cina è sempre stata isolata per via delle montagne altissime, degli altopiani e dei deserti vasti e inaccessibili che la separavano dagli imperi e dalle civiltà occidentali. Tuttavia, già a partire dalle dinastie Shang (1600-1046 a.C.), Zhou (1045-221 a.C.) e Han (206 a.C.-220 d.C.) si hanno le prime testimonianze di commerci con le vicine popolazioni dell'Asia: la Cina infatti aveva alcuni prodotti particolari, come la seta, la carta e la porcellana, che hanno da sempre affascinato le altre civiltà.
La via principale, nel Nord-Ovest della Cina, ha una storia di oltre 2000 anni: ha come punto di partenza le antiche capitali di Luoyang e Xi'An e, dopo aver attraversato il Fiume Giallo nei pressi di Lanzhou, percorre il Corridoio del Gansu e si spinge fino ai deserti e alle montagne dell'Ovest.
In antichità la seta era il tessuto più lussuoso e la sua lavorazione era un segreto gelosamente custodito in Cina fino a quando, nel VII secolo, le tecniche per la produzione furono esportate in altri paesi.
Questo bene prezioso attraeva i mercanti dell'Asia centrale che, in cambio, fornivano alla Cina cavalli, bestiame, pellicce e altri materiali di lusso come avorio, giada e vetro.
I commercianti stranieri introdussero in Cina una grande quantità di prodotti sconosciuti a queste zone e che contribuirono ad arricchire la civiltà cinese: cetrioli, semi di sesamo, fichi, melograni e numerose altre piante o tecniche come la produzione del vino.
Gli storici raccontano che le prime tracce di scambi commerciali tra Europa e Asia risalgono circa a 4000 anni fa: in epoca Shang i mercanti importavano giada dall'odierno Xinjiang.
Intorno al I millennio a.C. era già iniziato il commercio della seta verso la Siberia, attraverso il "Corrioio del Gansu", definendo così una prima rotta settentrionale. È stata ritrovata della seta anche nella tomba di un faraone egizio databile intorno al 1070 a.C. che lascia ipotizzare possibili scambi commerciali lungo quella che diventerà la Via della Seta lungo l'Eurasia delle dinastie successive.
Intorno al 600 a.C. iniziano i primi scambi commerciali con l'Europa di oro, giada e seta. Tracce di seta sono infatti state trovate in una tomba in Germania risalente al VI secolo a.C..
L'Antica Grecia e la Persia presero parte al commercio della seta, apprezzando molto questo tessuto cinese così raro, già dal III secolo a.C.. Con la caduta del regno della dinastia Zhou e la salita al potere del Primo Imperatore Qin, l'Impero Cinese arrivò a controllare il Corridoio del Gansu, dall'antica capitale Chang'an (l'odierna Xi'an) fino allo Xinjiang.
Lo sviluppo del commercio lungo la Via della Seta si deve principalmente al generale Zhang Qian (200-114 a.C.). In epoca Han il commercio della seta aveva già preso piede, anche se i mercanti cinesi non si spingevano oltre i confini Occidentali, a causa dei briganti nomadi che spesso e volentieri attaccavano le carovane.
Per garantire la sicurezza dei trasporti e dei commerci, il governo della dinastia Han inviò Zhang Qian verso Ovest per instaurare relazioni diplomatiche con le popolazioni dell'Asia Centrale e in particolare con la popolazione Yuezhi, antichi alleati degli Han, cacciati oltre i confini dell'attuale Xinjiang a causa delle invasioni degli Xiongnu nel 176 a.C.
Partendo dall'antica capitale Chang'An (l'odierna Xi'An), e attraversando le regioni occidentali dell'Impero, Zhang Qian raggiunse le città di Luolan, Qiuzi e Yutian, e stabilì i primi rapporti commerciali con questi piccoli ma importanti regni centro asiatici.
Luolan, Qiuzi e Yutian furono in seguito abbandonate per ragioni ancora sconosciute, ma i viaggiatori oggi possono ancora ammirare le rovine di queste tre importanti e fiorenti città del passato.
La spedizione del generale Zhang si addentrò nell'Asia centrale fino alla Valle di Fergana, l'antica Sogdiana, dove scoprì che la popolazione Yuezhi aveva fondato una florida civiltà basata sul commercio con India, Medio Oriente e i grandi imperi dell'antichità.
Quando Zhang Qian ritornò in Cina, affascinò la corte imperiale raccontando delle ricchezze della popolazione di Sogdia e dell'intera regione. Si dice che l'Imperatore rimase meravigliato sentendo il suo generale parlare di maestosi e forti "cavalli alati", molto più resistenti di quelli dell'esercito cinese, e decise che doveva averli. Mandò una delegazione di ambasciatori con seta e altri doni da scambiare con i cavalli.
Tutti i regni e gli stati visitati, in segno di apprezzamento per i doni e le nuove trattative commerciali proposte, mandarono i propri rappresentanti presso la corte di Chang'An per mostrare il loro rispetto nei confronti dell'Impero Han. Da quel momento i mercanti poterono percorrere la Via della Seta in tutta sicurezza, trasportando le loro merci preziose (principalmente seta e porcellana) tra la Cina e i paesi dell'Asia centro-occidentale, fino all'Europa, dove acquistarono metalli preziosi e vetro dall'Impero Romano.
Per raggiungere l'Asia Centrale e l'Europa, i mercanti dovevano passare per l'antica Sogdiana, una regione chiave corrispondente agli attuali Uzbekistan e Tajikistan. Dal II secolo a.C. fino al X secolo d.C. le popolazioni della Sogdiana hanno dominato e controllato buona parte dei commerci lungo la Via della Seta.
Erano abili mercanti che facevano da intermediari con e per l'Impero Cinese; la lingua franca era il Sogdiano, come dimostrano alcuni preziosi documenti rinvenuti a Turpan, nello Xinjiang.
Dopo la caduta della dinastia Han, l'Impero attraversò un periodo di frammentazione e scontri interni tra i diversi stati. Più o meno nello stesso periodo l'Impero Romano affrontò le invasioni barbariche che lo portarono alla divisione e al definitivo crollo. Questo clima di disordini influenzò anche il commercio lungo la Via della Seta, che diminuì fino a essere quasi interrotto del tutto.
Agli albori della dinastia Tang la Via della Seta era controllata da tribù turche che, alleate con gli stati delle regioni centro asiatiche, bloccarono gran parte delle rotte commerciali.
Queste tribù turche vennero in seguito conquistate dalla dinastia Tang che in questo modo riaprì la Via della Seta e promosse i mercati, portarondo ad un boom nei commerci con gli stati a Occidente.
Il popolo di Sogdiana giocò ancora una volta un ruolo chiave per la ripresa dei commerci lungo la Via della Seta: riuscirono a stabilire scambi con l'Impero Bizantino facendo da intermediari per l'Impero Tang.
Il famoso monaco Xuanzang (602-664 d.C.) percorse la Via della Seta durante questo periodo. Iniziò il suo viaggio da Chang'An, passò per il Corridoio del Gansu, Hami (nella provincia dell'attuale Xinjiang, regione famosa per i suoi deliziosi frutti) e Turpan, infine si spinse a Sud fino all'India per studiare i sutra Buddhisti. Il suo viaggio favorì un cambio di atteggiamento nei confronti di queste popolazioni e contribuì enormemente a migliorare le relazioni diplomatiche del governo Tang con le tribù nomadi. Xuanzang è anche una delle figure centrali che favorì la diffusione del Buddhismo in Cina.
Tuttavia, nel 760 l'Impero Tang perse il controllo di queste regioni e i commerci lungo la Via della Seta, ancora una volta, furono interrotti.
La dinastia Tang cadde nel 907 d.C. e la Cina visse un nuovo periodo di divisione e guerre fino a quando la dinastia Song prese il potere e riunificò il territorio. Il nuovo Impero era forte, ma non era riuscito a restaurare il controllo sul Corridoio del Gansu.
Lo stato degli Xia Occidentali controllava le regioni Nord occidentali e tutti gli accessi strategici alla Via della Seta. I commerci tra Cina e Medio Oriente, così floridi durante le dinastie precedenti, diminuirono di nuovo.
Nel 1127 l'Impero perse altri territori, costretto a ritirarsi a Sud del Fiume Azzurro, allontanandosi ancora di più dal Gansu e dalle rotte commerciali: questo periodo è passato alla storia come epoca dei Song Meridionali. Pochi anni dopo i mongoli iniziarono la loro conquista e l'Impero Song crollò definitivamente.
Verso la fine del XIII secolo, il leggendario condottiero mongolo Gengis Khan conquistò tutti i piccoli stati dell'Asia centrale e orientale e unificò l'intero territorio creando un esteso impero sotto il suo governo. Poco più tardi suo nipote Kublai Khan conquistò cosa restava dell'Impero Cinese, stabilì la capitale a Dadu (l'odierna Pechino) e fondò la dinastia Yuan. In questo periodo la Via della Seta fu riaperta e i commerci con il resto dell'Asia rifiorirono. L'economia cinese dell'epoca era in gran parte dipendente dal commercio della seta.
Marco Polo (1254-1324) viaggiò lungo la Via della Seta con suo padre e suo zio fino alla capitale Dadu della dinastia Yuan. Nel suo famoso resoconto di viaggio Il Milione fece riferimento ad uno speciale lascia passare che gli permise di spostarsi liberamente in queste regioni. Questi "passaporti" venivano emessi dal governo Yuan affinché i mercanti potessero spostarsi liberamente all'interno del paese.
Grazie a questo e ad altre agevolazioni, i commerci conobbero il loro periodo di massimo splendore e la seta continuò ad essere esportata in cambio di medicinali, profumi, bestiame, schiavi e pietre preziose.
La caduta dell'Impero Yuan e l'ascesa della dinastia Ming (1368-1644) crearono nuovi equilibri politici e commerciali, a questo si aggiunse la diffusione delle tecniche di produzione della seta in Europa già dopo l'anno 1000. La prima seta europea fu prodotta in Italia e intorno al 1400 la Francia, in particolare Lione, diventò il principale produttore e fornitore europeo di questo prezioso tessuto.
L'Impero Ottomano prese il controllo di tutta l'Asia Centrale e questa fu la prima causa della diminuzione dei commerci via terra lungo la Via della Seta già alla fine del XIV secolo. Dopo il 1400 l'Impero Ming scelse una politica di chiusura e interruppero gli scambi commerciali.
Dopo il 1500 i commerci via terra cominciarono a farsi più pericolosi e le nuove rotte marittime diedero il via a una nuova era di scambi tra Europa e Asia.
Il governo cinese sta attunado un ambizioso piano di investimenti per far ripartire i commerci lungo l'antica Via della Seta tra Cina ed Europa, passando per il Medio Oriente. Il progetto prevede principalmente la costruizione e il miglioramento delle infrastrutture, tra cui autostrade e linee ferroviarie per l'alta velocità. Lo scopo del governo è dare nuovo slancio agli scambi commerciali, dimostrando al tempo stesso di essere una potenza leader per l'economia mondiale.
Oggi la Via della Seta è ancora in grado di narrare le storie dei tempi antichi e dello scambio fra culture: un viaggio alla scoperta di questi luoghi è un'esperienza che vi porterà indietro nel tempo, per rivivere quell'atmosfera esotica immaginando le carovane, i profumi e le merci preziose che nei secoli sono passati su quelle terre.
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