Lo sapete che la Via della Seta ha una storia di più di 2000 anni? E che la Via della Seta è un insieme di rotte e percorsi che collegano Asia ed Europa? Ecco qui 10 curiosità da non perdere!
La nascita della Via della Seta risale alla dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.), ma è con la successiva dinastia Tang (618 - 907 d.C.) che i commerci conoscono la loro epoca d’oro. I commerci lungo la Via della Seta si fermarono alla fine del XIV secolo, con la caduta della dinastia Yuan (1271 - 1368 d.C.).
Per oltre 2000 anni i mercanti hanno trasportato i loro prodotti — soprattutto la seta, da cui deriva il nome — attraverso il cosiddetto “corridoio del Gansu”, un fondamentale punto di passaggio che collegava la Cina a tutti i territori a Occidente.
Il nome “Via della Seta” fu inventato dal geografo tedesco Ferdinand von Richthofen. Se volete saperne di più sulla storia, vi consigliamo di continuare la lettura cliccando qui.
Con i nuovi piani di sviluppo economico del governo cinese, negli ultimi anni si è tornato a parlare di Via della Seta e i luoghi ad essa collegati hanno iniziato ad attirare un numero sempre maggiore di viaggiatori a caccia di avventure fuori dai sentieri battuti.
La Via della Seta era principalmente percorsa da mercanti, viaggiatori e nomadi. Tra i personaggi più famosi che l’hanno attraversata ricordiamo:
Il nome “Via della Seta” in realtà si riferisce a un insieme di percorsi e rotte che permettevano i commerci tra Cina, India, Turchia, Medio Oriente, Persia ed Europa. Si stima che la lunghezza totale della Via della Seta sia circa 7000 chilometri, di cui gran parte si trovano all’interno del territorio cinese.
La Via della Seta classica attraversava tutta l’Asia Centrale; un altro percorso si spingeva fino in Russia prima di continuare verso Occidente; la Via del Tè invece passava più a Sud, attraversando il Tibet e l’India, mentre la Via della Seta marittima raggiungeva i paesi d’Europa e Medio Oriente via mare.
Non solo seta: tra gli altri prodotti i mercanti cinesi vendevano la giada e il tè, molto richiesti fuori dai confini dell’Impero. Oltre agli scambi commerciali, la Via della Seta contribuì anche al diffondersi della cultura, ad esempio fu essenziale per la diffusione del Buddhismo indiano in Cina.
Dalle montagne che circondano gli aridi deserti nello Xinjiang, passando per laghi e praterie, fino alle antiche città con i loro colorati bazaar, come Kashgar. Attraversa il Gansu nel suo punto più stretto, passando per catene montuose e dune, si addentra nei confini di quello che era l’Impero seguendo il corso del Fiume Giallo, culla della civiltà cinese, fino a raggiungere Xi’an, città dal patrimonio immenso, custode del leggendario Esercito di Terracotta a guardia del mausoleo del Primo Imperatore.
L’antica Via della Seta attraversava quindi le remote terre del Nord Ovest, dal clima spesso imprevedibile e ostile. La varietà di paesaggi e di climi rende necessaria una buona pianificazione del viaggio anche oggi, oltre che un’adeguata preparazione, ma per i viaggiatori più avventurosi sarà come realizzare un sogno.
La Via della Seta è uno di quei posti capaci di affascinare grazie a quel nonsoché di esotico che riesce a evocare: bazaar profumati di spezie, tessuti colorati, mercanti provenienti da luoghi lontani, tappeti, gioielli… Difficilmente però si collega la Via della Seta all’immagine tradizionale della Cina, eppure questa antica rotta commerciale iniziava e attraversava buona parte del Celeste Impero.
Lungo la Via della Seta si trovano molti siti e città importanti dal punto di vista storico e culturale e che offrono una buona base per cominciare o terminare il viaggio. Procedendo da Est verso Ovest troviamo:
Lungo la Via della Seta potrete assaggiare una grande varietà di cibi e sapori diversi.
Alcuni dei prodotti più caratteristici sono l’uva, gli anacardi, le mandorle, latte e derivati, spaghetti fatti a mano (da mangiare come pasta asciutta o in brodo con carne), le roujiamo (panini di carne macinata) tipiche di Xi’an, il tipico pane naang e il tè al latte.
Se visitate Kashgar non potete non assaggiare il caratteristico yogurt tipico, gli spiedini di carne arrosto e la grande varietà di piatti musulmani a base di riso.
Tra gli altri prodotti locali, da portare a casa come souvenir, troverete bellissimi tappeti, prodotti tessili, frutti essiccati e altri dolci che possono essere facilmente portati a casa agli amici, dipinti, ceramiche, seta e liquori locali.
Sono in pochi a sapere che la Via della Seta in Cina attraversa l’oasi in cui sorge la città di Turpan, un luogo che vale assolutamente la pena visitare.
Le valli che circondano Turpan sono ricoperte di vigneti che rendono questa regione una delle più prolifiche di tutta la Cina per quanto riguarda la produzione di vino.
Se vi dicessimo che potete fare anche voi un viaggio lungo la Via della Seta? Avete solo bisogno di una buona pianificazione, di guide locali che vi accompagnino nelle zone meno accessibili e di almeno una settimana di tempo.
Consigliamo di dedicare minimo 5 giorni a questo viaggio, ma se siete alla ricerca di un’esperienza più ricca e avventurosa in questa zona della Cina, allora potete considerare un viaggio di 2 settimane per non perdervi nessuno dei luoghi di maggiore interesse.
La maggior parte dei luoghi che visiterete hanno un clima molto secco, tipico delle zone desertiche. Non dimenticate di portare crema solare e idratante, cappello per proteggervi dal sole e dalla sabbia e ogni altro prodotto utile per viaggiare in zone desertiche. Ovviamente dovrete rifornirvi spesso di acqua.
Durante i mesi invernali alcune parti della Via della Seta vengono chiuse al turismo a causa delle grandi nevicate o del clima imprevedibile. Vi consigliamo di evitare i messi di luglio e agosto perché le alte temperature possono diventare un vero problema. L’autunno (settembre e ottobre) e la tarda primavera (aprile, maggio e giugno), sono i mesi migliori per intraprendere il viaggio.
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Dal punto di vista ufficiale, tutta la Cina appartiene a un unico fuso orario, in realtà viaggiando lungo la Via della Seta, soprattutto nelle zone più remote, vi accorgerete che gli orari dei treni funzionano con orari un po’ diversi. Lo Xinjiang è 2 ore indietro rispetto a Pechino e al resto della Cina.
Anche dal punto di vista linguistico le cose sono un po' diverse da cosa succedede nella parte orientale del paese: il cinese Mandarino è la lingua ufficiale e viene parlato e capito in gran parte dei territori attraversati dalla Via della Seta, ma più vi spostate verso Nord-Ovest, più incontrerete dialetti e lingue locali come l'uighuro, il mongolo e le lingue tibetane.
Il Governo cinese ha investito in un ambizioso piano per riaprire ai commerci e al turismo la Via della Seta.
Il progetto si inserisce in una visione più ampia studiata per dare una nuova spinta alla crescita economica del paese; si tratta di investimenti in nuove infrastrutture per il trasporto via terra e via mare che collegano e riducono i tempi di transito tra la Cina e l'Europa.
Già dal 2011 è attivo un treno merci lungo la tratta che collega la Cina alla Germania che ha velocizzato gli scambi in maniera notevole: mentre prima servivano 50 giorni via nave, i nuovi trasporti su rotaia ne impiegano solo 18. Nel 2018 invece è stata aperta una prima tratta (5400km) dell'autostrada che collega San Pietroburgo con il Mar Giallo.
La rinascita di questo antico percorso è evidente anche dal punto di vista turistico: nel 2018 i flussi sono aumentati del 38% nel territorio dello XInjiang e del 24% nelle regioni dell'Uzbekistan. Questo sta portando a un miglioramento delle infrastrutture e dei servizi per il turismo, rendendo la zona sempre più accessibile.
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