Con una popolazione di circa 16,178,811, questa minoranza etnica è una delle più numerose della Cina da una lunga storia e una gloriosa cultura. Più del 90 percento della popolazione vive nella Regione Autonoma Zhuang del Guangxi, il resto si trova nelle Regioni dello Yunnan, del Guangdong, del Guizhou e dell’Hunan.
La lingua appartiene al ceppo Zhuang-Dai dell’Austronesiano Zhuang-Dong (l’austronesiano appartiene alla famiglia linguistica Sino-Tibetana), ed è composta da altri due dialetti con qualche differenza fra loro.
Prima del 1955 i caratteri Cinesi erano usati come lingua scritta, ma dal 1957 il sistema di scrittura si basa sull’alfabeto Latino, la conversione è avvenuta con l’aiuto del governo Cinese. L’alfabeto Latino è stato adottato anche nell’editoria, sviluppando una vera e propria lingua autonoma. Nel 1982 la lingua Zhuang fu rivisitata e ora è molto diffusa.
Fin dall’antichità hanno sempre avuto un ampio sistema di credenze basate sulla propagazione, sul totem e sui loro avi. Oggigiorno la maggior parte della popolazione è politeista, crede che molte cose in natura sono animate e hanno un potere, come per esempio gli alberi giganti, le alte montagne, le cavità, la terra, il sole, l’acqua... . Secondo la tradizione essi sono benedetti dal divino e solo tramite attività sacrificali possono prevenire tutti i tipi di disastri.
I loro prodotti primari sono i cereali tropicali e subtropicali come il riso e il mais propri del clima mite ma caratterizzato da abbondanti precipitazioni. Le persone si cibano di tutti i tipi di carne, incluso il manzo, la pecora, il maiale e il pollo, ecc. Le verdure nella loro alimentazione sono molto variegate, ma quelle bollite e quelle in sottaceto sono le loro preferite.
Sono molto ospitali tanto che l’ospite è onorato dall’intero villaggio, il vino è d’obbligo quando si hanno ospiti ed hanno un modo del tutto unico per berlo, infatti usano il cucchiaio e lo bevono incrociando le braccia l’un con l’altro, la persona più anziana è il primo che deve iniziare a mangiare come segno di rispetto.
Lo stile dell’abbigliamento differisce di area in area, il vestiario maschile si diversifica di poco dallo stile Han, le donne invece hanno innumerevoli stili. Per esempio, le donne che vivono nel nordest del Guangxi tendenzialmente indossano ricamate giacchette scamiciate che si abbottonano a sinistra e larghi pantaloni o gonne a pieghe e cinture ricamate; le donne del sudovest del Guangxi preferiscono ricamate giacchette scamiciate che si abbottonano a sinistra ma con fasce nere quadrate e pantaloni larghi. La maggior parte del loro abbigliamento è completato da ornamenti d’argento.
Come altre donne di altri gruppi etnici, le donne sono abili nella tessitura e nel ricamato, esse però si distinguono per i loro disegni unici in cotone filato e tessuto colorato. Il broccato Zhuang è rinomato per il suo colore, il suo splendore, la sua durabilità e il suo ampio uso che se ne può fare. Un’altra abilità consiste nella tessitura con la cera. Si possono ammirare l’ottima qualità dei tappeti, dei grembiuli, delle coperte, delle cinture, delle tovaglie e delle tende tutte fatte a mano e si possono acquistare per impreziosire le case di tutto il mondo. Il broccato Zhuang non solo è un bellissimo oggetto fatto a mano, ma ha anche avuto riconoscimenti a livello internazionale..
Oltre a condividere alcune Festività con gli Han, hanno anche delle proprie: La Festa del Demone, la Festa dell’Anima del Bue e la Festa del Canto.
La Festa del Demone cade il 14 luglio del calendario lunare, il suo apprezzamento è secondo solo alla Festa di Primavera. Alla vigilia di questa festività, ogni famiglia pulisce a fondo la casa e prepara vestiti speciali per le attività sacrificali. Il giorno della festa, l’anatra, il maiale e il vino buono devono essere offerti con dolci e frutta a riprova del grande rispetto che si ha per i propri antenati.
La Festività dell’Anima del Bue si tiene il 18 Aprile del calendario lunare per celebrare il compleanno del re dei buoi e per dimostrargli il loro amore e rispetto, dunque ogni bue viene liberato dai gioghi e dagli aratri. Le persone lavano e puliscono i buoi a ritmo di tamburi. Tutta la famiglia nutre il bue con cinque tipi di riso glutinoso colorato mentre canta canzoni popolari. È una festa che rappresenta la grande speranza riposta in un raccolto abbondante.
La Festa del Canto è un’occasione tradizionale che si teneva prima del 1940 per visitare le tombe e i propri antenati. Oggi è diventata un’occasione sentimentale per cantare canzoni, in quel giorno dopo il sacrificio di Sanjie Liu (una ragazza della minoranza Zhuang con doti canore), tutti insieme si sfidano nel canto ma non soltanto per la qualità fine a se stessa ma anche per la comicità, infatti i testi sono spesso improvvisati e umoristici che fanno scoppiare tutti quanti in grasse risate. È anche una giornata perfetta per i giovani di esprimere il proprio amore per le ragazze attraverso il canto, ed è per questo che è considerato anche il Giorno di San Valentino della minoranza etnica Zhuang.
Anche gli affreschi e i tamburi bronzei sono molto rinomati.
Gli affreschi degli Zhuang incisi sulle ripidi dei monti sono estremamente caratteristici, incisioni di figure e animali risalgono a 2,000 anni fa rivelando una tecnica superba e il loro amore per i propri antenati.
I tamburi bronzei sono usati durante i sacrifici delle Festività, caratterizza una speciale cultura della minoranza etnica Zhuang. Al lato e sulla parte superiore del tamburo sono decorati il sole, le rane, i dragoni, donne che danzano e molti altri modelli, ma comunque rivela il loro culto per il sole e la rana. Oggigiorno i tamburi bronzei sono indispensabili come strumenti musicali per le Festività.
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