Shanghai, spesso descritta come una metropoli futuristica, dà l'idea di essere una città priva di identità culturale, del tutto dissimile dalle altre città cinesi.
In realtà, se solo distogliessimo per un attimo lo sguardo dagli altissimi grattacieli, scopriremmo una città costellata di edifici di grande valore culturale e artistico che ricordano al mondo che Shanghai non potrebbe appartenere ad altro Paese se non alla Cina.
Scopriamo insieme le attrazioni della città con maggiore valenza storica e culturale.
Situato nell'area pedonale di Xintiandi, questo shikumen è uno dei più famosi a Shanghai non tanto per la sua struttura, tipica degli edifici della zona, quanto per la sua storia.
Quello che oggi è un museo, infatti, tra il 23 luglio e il 2 agosto del 1921 ospitò il primo congresso nazionale del partito cinese, in seguito al quale fu sancita la formazione stessa del Partito e furono definiti gli obiettivi da perseguire.
Da circa cinquant'anni l'edificio ospita mostre permanenti sul Partito comunista cinese e sulla storia della Cina e di Shanghai.
Come detto sopra, la sede del primo congresso presenta uno stile architettonico tipico degli shikumen, abitazioni tipiche della Shanghai di fine '800. L'edificio, disposto su due piani, combina elementi cinesi e occidentali. Le facciate sono in mattoni, alcuni dei quali dipinti di un rosso sgargiante. La struttura si affaccia su stretti vicoli che conducono a un cortile interno, a cui si accede tramite archi in pietra caratteristici.
Sun Yat Sen, padre della Cina moderna, visse a Shanghai tra il 1918 e il 1924. La sua abitazione, che condivise con la terza moglie Soong Ching-ling, si trova al numero 7 di Xiangshan Road, nell'area dell'antica Concessione francese.
Gli edifici di quest'area sono in stile europeo e, immutati nel tempo, preservano il fascino decadente della Shanghai cosmopolita dei primi del '900. La residenza di Sun Yat-Sen non è da meno: gli esterni in pietra grigia, il tetto di tegole in coccio, il mobilio occidentale, le fotografie in bianco e nero appese alle pareti e i libri appoggiati sulle librerie riportano i visitatori al secolo scorso.
L'edificio, ora adibito a casa-museo, si compone di due piani e di un cortile interno, dove è esposta una statua in ottone raffigurante il politico cinese. Alta circa 60 centimetri, la statua fu creata dallo scultore francese Paul Landowski ed è l'unica replica esistente della statua in marmo bianco posta nel Mausoleo di Sun Yat-sen a Nanchino. Ogni anno il 12 novembre, data di nascita di Sun Yat-sen, e il 12 marzo, giorno della scomparsa del politico, sulla statua vengono posti dei fiori in segno di rispetto per questo eminente cittadino di Shanghai.
Il giardino Yuyuan, letteralmente "giardino della felicità e del benessere" è un luogo dove rifugiarsi se si cercano calma e silenzio dopo una giornata caotica spesa in città. Piccolo angolo verde della metropoli, il giardino si trova lungo la strada vecchia di Shanghai, non lontano dal centro della città.
Costruito nel 1559, venne a lungo trascurato e subì gravi danni dovuti all'incuria e all'insorgere di rivolte e guerre che coinvolsero l'area di Shanghai. Dopo un restauro di 5 anni a partire dal 1956, nel 1961 è stato aperto al pubblico e successivamente dichiarato monumento nazionale.
Il giardino Yuyuan copre un'area di circa 2 ettari e presenta tutte le caratteristiche di un giardino cinese tradizionale nello stile classico della dinastia Ming. Gli stagni, i boschetti di bambù, le rocce, gli alberi in fiore e i bonsai ricreano paesaggi idealizzati in miniatura.
Ogni scorcio è ben distinto dall'altro grazie alla presenza di elementi artificiali come stretti ponti a zigzag e gallerie che delimitano gli spazi e impediscono una visione d'insieme del giardino. In ogni scenario domina la scena un elemento principale, che può essere un padiglione, un cortile chiuso o una sala. Alcune di queste strutture fanno da scrigno ai più diversi tesori, tra cui mobili datati, calligrafie e dipinti di artisti famosi, sculture di argilla e incisioni.
Dopo aver visitato il giardino Yuyuan, proseguite la vostra passeggiata lungo la strada vecchia di Shanghai fino al tempio Chenghuang, anche noto come tempio degli dei della città.
Si tratta di un tempio taoista costruito nel XV secolo durante la dinastia Ming e restaurato più volte nei secoli successivi. Come indica il nome, il tempio è dedicato alle figure scelte come protettrici della città, ovvero il generale Huo Guang, il generale Chen Huacheng e lo studioso Qin Yubo. All'interno del tempio non mancano comunque le statue di altre divinità taoiste.
Il tempio è circondato da un frenetico bazar all'aperto, luogo ideale per gli amanti dello shopping. Il mercato offre articoli per tutti i gusti, dagli oggetti di artigianato ai souvenir, dagli spuntini locali ai tè cinesi più pregiati.
Non lontano dal centro città, lungo la via dello shopping di West Nanjing Road, il tempio Jing'an balza subito agli occhi tra i moderni grattacieli che lo circondano.
Il tempio, spostato nella posizione attuale nel 1216 e ricostruito durante la dinastia Qing, dopo lo scoppio della Rivoluzione Culturale fu espropriato della sua funzione religiosa e utilizzato per circa sei anni come fabbrica di oggetti in plastica. Dopo che la fabbrica cadde in disuso, negli anni '80 l'edificio fu restaurato e fu ripristinata la sua funzione originale di tempio. Oggi è un importante punto di riferimento per i seguaci del Buddhismo tantrico.
Il complesso del tempio consta di alcune grandi sale disposte lungo un asse orizzontale e precedute ognuna da un cortile interno, in una simmetria perfetta di strutture, distanze e dimensioni. Una delle salette interne della Mahavira Hall, la sala principale, ospita una statua di più di sei metri raffigurante Avalokitesvara. Il bodhisattva, scolpito in legno di canfora, è assiso su un fiore di loto e ha un'altezza totale di 6.2 metri. Sul lato opposto della sala principale è disposta la statua di un immenso Buddha di giada assiso che, con un’altezza di 3,78 metri e un peso di 11 tonnellate, detiene il record di Buddha in giada più grande di tutta la Cina. Nella sala principale è inoltre custodita una campana in rame risalente alla dinastia Ming.
Nel 2010 al complesso è stata aggiunta una pagoda dorata, alta 63 metri.
La cattedrale di Sant'Ignazio, nota anche come cattedrale di Xujiahui, è un importante luogo di culto per i cattolici di Shanghai. Si trova nel distretto di Xujiahui, nella zona nord della città.
La cattedrale vanta una storia di più di un secolo: edificata agli inizi del '900 su uno dei terreni donati alla chiesa dai discendenti del noto cattolico Xu Guangqi, durante la Rivoluzione Culturale fu parzialmente distrutta e riutilizzata come deposito di grano. Solo nel 1978 l'edificio fu restaurato e riaperto al culto.
La struttura della cattedrale, progettata dall'architetto inglese William Doyle, è in stile tipicamente europeo. I pilastri in pietra e le due guglie frontali, ricostruite negli anni'80 insieme al soffitto, si rifanno allo stile gotico tipico di alcune chiese europee. La pianta della chiesa è a croce latina.
I muri esterni sono in mattoni rossi che ben contrastano con i tetti in ardesia grigia. Le vetrate, rifatte tra il 2002 e il 2010, alternano immagini sacre a elementi tipicamente cinesi, come ad esempio i rami di bambù.
Il tempio del buddha di giada è il tempio buddhista più importante di Shanghai. È un tempio attivo ed è tutt'oggi abitato da circa 70 monaci, visibili durante i momenti di preghiera. Si trova nel distretto di Putuo, a circa un quarto d'ora di macchina dal centro città.
Come il tempio Jing'an, il complesso del tempio del buddha di giada vede ogni edificio disposto lungo un asse orizzontale e preceduto da un cortile interno, alla maniera tradizionale. Le pareti esterne del tempio e delle sale sono dipinte di giallo vivace, colore della casata imperiale Qing, mentre le porte sono rosse, colore tradizionalmente associato alla fortuna e al buon auspicio. Tutte le strutture sono inoltre sormontate da tetti arcuati, con le falde che risalgono.
Il tempio fu eretto nella posizione attuale tra il 1911 e il 1918. Al suo interno ospita due delle cinque statue di giada raffiguranti Buddha ricevute in dono dal monaco cinese Huigen durante un viaggio in Myanmar. Oltre alle due statue originali, il tempio contiene oggi anche una statua in alabastro raffigurante un buddha disteso, proveniente da Singapore.
A dare il nome al tempio è la statua in giada bianca del Myanmar tempestata di pietre preziose che raffigura un buddha assiso. Con 1.95 metri di altezza e 3 tonnellate di peso, la statua domina la sala a lei dedicata, nell'angolo nord-ovest del tempio.
Il buddha disteso in giada del Myanmar, di dimensioni ridotte rispetto al buddha assiso, giace su un letto in legno rosso disposto nella sala dei buddha distesi, accanto alla grande sala. Trova posto nella stessa sala anche il buddha in alabastro proveniente da Singapore. Entrambi i buddha assumono la posa del buddha a riposo, con il braccio destro piegato a far da cuscino e il sinistro appoggiato sul fianco.
Il tempio Longhua, situato nel distretto di Xuhui, è uno dei templi buddhisti più importanti della metropoli, insieme al Tempio del Buddha di giada e al tempio Jing'an. Il complesso del tempio, costruito nel X secolo e restaurato durante la dinastia Qing, preserva ancora molti degli elementi originali del periodo Song ed è considerato per questo il più antico della città.
Disposti lungo un unico asse orizzontale, i cinque edifci principali che compongono il tempio sono rispettivamente la Matreya Hall, la sala dell'imperatore celeste, la sala del Grande saggio, la sala dei tre saggi e la sala dell'abate. Fuori dall'asse troviamo la Torre dell'orologio del tempio, una sala che ospita 500 statue dorate e la pagoda Longhua. Prima della trasformazione di Shanghai in una metropoli moderna internazionale, la pagoda era l'edificio più alto della città.
Le facciate esterne degli edifici che compongono Il complesso del tempio sono dipinte di giallo e sono sormontate da tetti arcuati. La pagoda è in mattoni, mentre le scale al suo interno sono di legno.
Shanghai si trova sul delta del Fiume Azzurro, una zona ricca di laghi e corsi d'acqua. Per vedere un altro volto della Cina e trascorrere una giornata all'insegna del relax consigliamo una passeggiata tra i canali di uno dei numerosi villaggi sull'acqua dei dintorni di Shanghai. Case, ponti e viottoli acciottolati di epoche passate, dove la vita scorre lenta, secondo i ritmi tradizionali.
In netto contrasto con la modernissima metropoli, l’antica città sull’acqua di Zhujiajiao è un piccolo insediamento rurale la cui economia si basa principalmente sul turismo e sulla pesca. I canali di questa città sono ampi e navigabili e quella che un tempo era un’importante rotta commerciale fluviale è oggi invasa da piccole imbarcazioni turistiche simili a gondole.
Negli ultimi anni Zhujiajiao ha ricevuto diversi riconoscimenti nazionali come una delle città sull’acqua più caratteristiche e ricche di cultura di tutta la Cina. Il villaggio si trova nel distretto di Qianpu, a solo un'ora dal centro, ed è raggiungibile anche con i mezzi pubblici.
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