La storia della Cina inizia con i primi insediamenti umani lungo il Fiume Giallo. Volete sapere quale fu la prima dinastia cinese? Quanto dura e quando è terminato l'Impero cinese? Quando è stata fondata la Repubblica Popolare Cinese?
Ecco cosa leggerete nel nostro articolo:
La millenaria storia della Cina e della sua civiltà inizia nel Neolitico, intorno al 7000 a.C., con i primi insediamenti umani lungo le sponde del Fiume Giallo. Tuttavia l'origine della civiltà cinese propriamente detta si fa risalire ad epoche successive, intorno al 3000 a.C., con le prime dinastie regnanti, la nascita della scrittura cinese e le prime città.
Possiamo dividere la storia della Cina in quattro grandi blocchi temporali:
Il primo documento sulla storia della Cina che gli storici ritengono attendibile è stato compilato da Sima Qian (II secolo a.C.) e si intitola Memorie di uno storico, in cinese Shiji. Da questa prima testimonianza scritta si ricava che il sistema delle dinastie inizia intorno al XXI a.C., con il regno Xia. In realtà, Sima Qian ci racconta che l'origine della civiltà cinese è da far risalire ai Tre Augusti e Cinque Imperatori, tra cui il mitico Imperatore Giallo Huang Di, l'antenato di tutti i cinesi: queste figure, al limite tra il mito e la storia, erano considerati esempi morali da seguire e modelli di sovrani illuminati e sono spesso citati nelle opere letterarie e nelle cronache dell'epoca.
La storia della Cina precedente alla dinastia Xia (2195 - 1675 a.C.) si intreccia con miti e leggende, tuttavia anche i reperti archeologici della Cina antica rendono difficile ricostruire con precisione la storia della civiltà cinese preistorica.
Con l'ascesa al potere di Qin Shi Huang, il primo imperatore della Cina, si inizia a parlare di Impero Cinese. L'epoca imperiale è stato un continuo susseguirsi di dinastie e imperatori, ma soprattutto un alternarsi di periodi di pace e unità, con cruente battaglie e rivolte popolari che hanno portato alla frammentazione dell'impero. La lingua e la cultura hanno esercitato una forte funzione unificatrice per gli oltre 2000 anni di storia della Cina imperiale.
L'epoca imperiale si conclude nel 1911, con la rivoluzione Xinhai e la caduta della dinastia Qing. L'ultimo imperatore della Cina, il giovanissimo Pu Yi, è noto in Occidente grazie al film di Bernardo Bertolucci girato nella Città Proibita di Pechino “L'Ultimo Imperatore”. Il XX secolo è un periodo di cambiamenti cruciali per il paese, la sua cultura e il suo popolo: dall'impero si passa alla Repubblica di Cina (1912 – 1949), un'epoca caratterizzata da lotte interne tra fazioni e una sanguinosa guerra contro il Giappone. Dopo la guerra civile tra Guomindang e Partito Comunista Cinese, il 1 ottobre 1949 Mao Zedong proclama la nascita della Repubblica Popolare Cinese dalla porta Tian'anmen in centro Pechino: è l'inizio della trasformazione del paese nella Cina che conosciamo oggi, una delle più grandi potenze del XXI secolo.
Il susseguirsi di dinastie e imperatori che ha caratterizzato la storia della Cina e che si osserva fin dalla dinastia Xia (circa 2195 a.C. - 1675 a.C.) e con le successive Shang (circa 1675 a.C. - 1046 a.C.) e Zhou (circa1045 a.C. - 256 a.C.), molto spesso è stato accompagnato con la fondazione di nuove capitali. Le primissime capitali sorgevano nell'attuale provincia dello Henan, soprannominata la “culla della civiltà cinese”, per poi spostarsi nei pressi dell'attuale Xi'an, ad Hangzhou, a Nanchino, fino ad arrivare a Pechino, la capitale attuale della Cina.
Anni | Dinastia | Periodi/Regni coesistenti | Capitale |
---|---|---|---|
2195 - 1675 a.C. | Xia | - | nei pressi dell'attuale Yanshi (Henan) |
1675 - 1046 a.C. | Shang | - | Yin, nei pressi dell'odierna Anyang (Henan) |
1046 - 771 a.C. | Zhou Occidentale | - | nei pressi dell'odierna Xi'an (Shaanxi) |
770 – 256 a.C. | Zhou Orientale | Periodo delle primavere e degli autunni (722 – 481 a.C.) Periodo degli stati combattenti (480 – 221 a.C.) | Luoyang (Henan) |
221 - 206 a.C. | Qin | - | Xiangyang, nei pressi dell'attuale Xi'an (Shaanxi) |
206 a.C. - 9 d.C. | Han Occidentali | - | Chang'an, nei pressi dell'attuale Xi'an (Shaanxi) |
23 - 25 d.C. | Xin | - | Chang'an, nei pressi dell'attuale Xi'an (Shaanxi) |
25 d.C. - 220 d.C. | Han Orientali | - | Luoyang (Henan) |
220 – 280 d.C. | Tre Regni | Regno di Wei (220 – 265 d.C.) Regno Shu Han (221 – 263 d.C.) Regno di Wu (222 – 280 d.C.) | Luoyang (Henan) Chengdu (Sichuan) Jianye, nei pressi dell'odierna Nanchino (Jiangsu) |
265 – 317 d.C. | Jin Occidentale | - | Luoyang (Henan), poi Chang'an (Xi'an, Shaanxi) |
317 - 420 d.C. | Jin Orientale | - | Jiankang, nei pressi dell'attuale Nanchino |
420 – 589 d.C. | Dinastie del Nord e del Sud | Dinastia Wei Settentrionale (386 – 534 d.C.) Dinastia Wei Orientale (534 – 550 d.C.) Dinastia Wei Occidentale (535 – 557 d.C.) Dinastia Qi Settentrionale (550 – 577 d.C.) Dinastia Zhou Settentrionale (557 – 581 d.C.) Dinastia Liu Song (420 – 479 d.C.) Dinastia Qi Meridionale (479 – 502 d.C.) Dinastia Liang Meridionale (502 – 557 d.C.) Dinastia Chen Meridionale (557 – 589 d.C.) | Datong (Shanxi), dal 494 d.C. Luoyang (Henan) Kaifeng (Henan) Chang'an, nei pressi dell'odierna Xi'an (Shaanxi) Kaifeng (Henan) Chang'an, nei pressi dell'odierna Xi'an Jiankang, nei pressi dell'odierna Nanchino Jiankang Jiankang Jiankang |
581 – 618 d.C. | Sui | - | Luoyang (Henan), chiamata all'epoca Dongdu (Capitale dell'Est) |
618 - 907 d.C. | Tang | Dinastia Zhou dell'Imperatrice Wu Zetian (690 - 705 d.C.) | Chang'an, nei pressi dell'odierna Xi'an, poi Luoyang (Henan) |
907 - 960 d.C. | Cinque Dinastie e Dieci Regni | Liang posteriore (907 – 923 d.C.) Tang posteriore (923 – 936 d.C.) Jin posteriore (936 – 947 d.C.) Han posteriore (947 – 951 d.C.) Zhou posteriore (951 – 960 d.C.) | Dongdu, l'attuale Luoyang (Henan) Dongdu Dongjing, l'attuale Kaifeng (Henan) Dongjing Dongjing |
960 - 1127 d.C. | Song Settentrionale | - | Dongjing, l'attuale Kaifeng (Henan) |
1127 – 1279 d.C. | Song Meridionale | - | Hangzhou (Zhejiang), all'epoca chiamata Lin'an |
1271 – 1368 d.C. | Yuan | - | Dadu, corrispondente all'odierna Pechino |
1368 – 1644 d.C. | Ming | - | Nanjing (Nanchino, Jiangsu) fino al 1421, poi Pechino |
1644 - 1911 d.C. | Qing | - | Pechino |
1912 - 1949 | Repubblica di Cina | - | Nanchino |
1949 - oggi | Repubblica Popolare Cinese | - | Pechino |
I ritrovamenti di resti dell'Uomo di Yuanmou, dell'Uomo di Lantian e dell'Homo Pekinensis sono datati intorno a 1.700.000, 800.000 e 700.000 anni fa e testimoniano che la Cina era abitata dall'uomo primitivo. Tuttavia, secondo gli storici non si può ancora parlare di civiltà cinese per quest'epoca della preistoria.
Le prime antichissime città risalgono a un periodo compreso tra il 5000 e il 3000 a.C., ma la carenza di documenti scritti rende difficile la ricostruzione della storia della civiltà cinese preistorica, che attualmente si basa sui miti e le leggende tramandate dalle cronache posteriori.
Cosa sappiamo finora è che la civiltà cinese nasce lungo le sponde del Fiume Giallo (chiamato la culla della civiltà cinese) con le dinastie Xia (2195 - 1675 a.C. circa) e Shang (1675 - 1046 a.C. circa)e si diffonde nelle aree adiacenti durante l'Età del Bronzo. Con la dinastia Zhou (1046 - 256 a.C. circa) raggiunge il suo apice, grazie all'enorme influenza culturale di grandi maestri come Confucio e alla nascita del Taoismo.
Fino alla metà XX secolo non esistevano testimonianze o reperti archeologici che potessero confermare l'esistenza di questa dinastia, considerata parte della mitologia insieme ai Tre Augusti e Cinque Imperatori.
Secondo gli storici, probabilmente era una società organizzata in clan e a quest'epoca dovrebbe risalire anche la costruzione delle prime città lungo le sponde del Fiume Giallo. I ritrovamenti di Erlitou (Henan) potrebbero essere riconducibili proprio alla dinastia Xia, ma gli archeologi non hanno ancora prove sufficienti per studiare la storia della civiltà cinese preistorica.
Lo sapevate? La scrittura cinese è la più antica ancora in uso oggi. Gli indovini, servendosi di gusci di tartaruga o scapole di bue come supporto, rappresentavano con simboli e disegni la domanda per la quale serviva un responso. L'osso veniva poi bruciato con una fiamma viva e, in base alla direzione e alla tipologia di crepe create dal fuoco, l'indovino interpretava la risposta degli dei.
La dinastia Shang (circa 1675 - 1046 a.C.) è la prima di cui si hanno testimonianze storiche certe. La capitale del regno era una città chiamata Yin (nei pressi dell'odierna Anyang in Henan) e i territori erano un'area compresa tra Fiume Giallo e Fiume Azzurro. Gli archeologi hanno rinvenuti diversi oggetti in bronzo e giada databili intorno al 1600 a.C., insieme ai primi antichissimi esempi di scrittura cinese sulle cosiddette ossa oracolari utilizzate per la divinazione.
La dinastia Zhou è divisa convenzionalmente in due grandi perdiodi: Zhou Occidentale (1045 - 771 a.C.) e Zhou Orientale (770 - 256 a.C.). La dinastia Zhou Orientale è a sua volta divisa in due epoche: Primavere e Autunni (770 - 476 a.C.) e Periodo degli Stati combattenti (475 - 221 a.C.).
Con l'ascesa al potere della dinastia Zhou (1046 - 256 a.C. circa), il regno viene diviso in feudi più o meno autonomi che dovevano pagare tributi al re di Zhou: questo segna il passaggio da una società tribale divisa in clan, a una società feudale. Durante il periodo della dinastia Zhou Occidentale, fino al periodo Primavere e Autunni, si pongono le basi culturali su cui si costruirà la società della Cina imperiale. È un'epoca di stabilità e pace in cui sorgono diverse scuole filosofiche, come il Confucianesimo e il Taoismo.
Dopo il 770 a.C. la corte di Zhou inizia a perdere autorità, fino a cadere intorno al 256 a.C., e il regno si frammenta in sette stati indipendenti che lotteranno tra loro per il predominio, fino alla nuova unificazione del 221 a.C. ad opera del regno di Qin.
Il regno di Zhou, ormai frammentato in diversi stati indipendenti e in guerra tra loro, viene riunificato dal regno di Qin. Il sovrano Qin Shi Huang è il primo a proclamarsi imperatore della Cina e da questo momento in poi si parla di Impero cinese.
Qin Shi Huang fonda la dinastia Qin (221 - 206 a.C.), la prima e la più breve della storia della Cina, e stabilisce la capitale nei pressi dell'odierna Xi'an. Crea un sistema di governo centralizzato basato su leggi ben definite e unifica i pesi, le misure, la scrittura e la moneta.
Qin Shi Huang passa alla storia per essere stato un imperatore crudele e sanguinario ed è colui che ha fatto costruire la Grande Muraglia Cinese e l'Esercito di Terracotta.
Gli ultimi anni sono segnati da rivolte popolari ed è proprio una di queste, guidata da un contadino di nome Liu Bang, che riesce a rovesciare la dinastia Qin e a fondarne una nuova: la longeva dinastia Han.
La dinastia Han (206 a.C. - 220 d.C.) è stata la più longeva della storia della Cina, oltre che una delle più potenti e importanti. Si fondano le basi per quello che diventerà il sistema di esami imperiali e il Confucianesimo diventa l'ideologia dominante a corte e in tutto l'Impero.
La capitale della dinastia Han era Chang'an, nei pressi dell'odierna Xi'an, e in seguito viene spostata a Luoyang in Henan con la dinastia Han Orientale (25 - 220 d.C.), dopo un breve periodo di interruzione e disordini tra l'anno 9 e il 25 d.C.
La dinastia Han passa alla storia per aver aperto i commerci lungo quella che sarà conosciuta come la Via della Seta, la più importante rotta commerciale via terra che connetteva la Cina con l'Asia Centrale e l'Europa.
Agricoltura, artigianato, commercio fioriscono e si sviluppano rapidamente in questo periodo; anche la tecnica e le scienze progrediscono e si fanno importanti invenzioni tra cui la carta. La riforma agricola e la ridistribuzione delle terre permette la crescita economica della società, allora basata sull'agricoltura, oltre che un notevole aumento della popolazione. Il regno dell'imperatore Wudi (140 - 87 a.C.) è considerato uno dei momenti più prosperi di tutta la storia dell'Impero cinese.
La dinastia Han, per mantenere pace e unità in tutto l'Impero, impone un sistema di tributi per le popolazioni non cinesi conquistate in cambio di protezione.
La dinastia Han cade in seguito alla “rivolta dei Turbanti Gialli”, scatenata da un malcontento popolare dovuto a una carestia nel Nord del paese e a un-inondazione del Fiume Giallo. Con la fine della dinastia Han, inizia un periodo di frammentazione dell'impero cinese, seguito da una breve riunificazione. Dal 220 al 580 d.C. si parla di Periodo dei Tre Regni (220 – 280 d.C.):
La dinastia Jin (265 - 420 d.C.) riesce a riunificare buona parte dell'Impero per quasi due secoli. In questo periodo continua la diffusione del Buddhismo in Cina, iniziata con la dinastia Han.
La dinastia Jin ha vita breve e il territorio dell'Impero cinese si divide nuovamente in diversi regni: è il periodo delle Dinastie del Nord e del Sud (420 - 589 d.C.) che finirà grazie a una nuova riunificazione ad opera della dinastia Sui (581 - 618 d.C.).
Nel 581, un generale di nome Yang Jian si proclama imperatore con il nome di Wen e fonda la dinastia Sui (581 - 618 d.C.), un periodo passato alla storia per le riforme e la crudeltà con cui sono state attuate. L'imperatore Wen e la dinastia Sui pongono fine a 400 anni di frammentazione e lotte intestine, riunificando l'impero e centralizzando il potere. La capitale dell dinastia Sui viene stabilita nei pessi dell'attuale Luoyang (Henan).
È stata una dinastia breve, ma molto importante per la storia della Cina. Tra le opere più importanti sono da citare il Gran Canale che collegava Pechino e Hangzhou, e la ricostruzione della Grande Muraglia. In questo periodo si stabilisce anche il sistema di esami imperiali che sarà alla base della burocrazia delle dinastie successive. Oltre ai principi confuciani, la dinastia Sui sostiene il Buddismo.
La dinastia Sui segna l'inizio del Medioevo cinese, un'epoca di splendore e sviluppo culturale e tecnico, mentre in Europa si vivono i cosiddetti "secoli bui" dopo la caduta dell'Impero romano.
La dinastia Sui cade a causa di alcune rivolte popolari, ma la dinastia Tang (618 - 907 d.C.) in breve tempo riunifica l'Impero e riporta l'ordine. La capitale viene stabilita a Chang'an (Xi'an), che diventa la città più popolosa e ricca dell'epoca, e successivamente a Luoyang, in Henan.
L'impero controllato dai Tang era il più esteso dell'epoca e uno tra i più vasti imperi della storia. I tre secoli di regno della dinastia Tang sono associati a un'epoca di pace e fioritura delle arti e della letteratura. In questo periodo la cultura cinese si diffonde in altri paesi dell'Asia, tra cui Giappone e Corea.
La dinastia Tang è ricordata anche per essere l'epoca di massimo splendore per il Buddismo e l'arte sacra legata a esso.
Intorno al 755 la corte Tang si trova a dover fronteggiare un'importante rivolta militare capeggiata dal generale An Lushan. Nonostante la vittoria dell'esercito ufficiale, questa ribellione segna l'inizio del declino della dinastia. Nel 907, un generale dell'esercito si proclama nuovo sovrano, mette fine ai 300 anni di dominio Tang e fonda la dinastia dei Liang Posteriori. È l'inizio di un nuovo momento di divisioni per l'impero cinese, conosciuto come periodo delle Cinque Dinastie e Dieci Regni (907 - 960).
Come già successo prima nella storia cinese, un generale militare di uno dei regni del periodo Cinque Dinastie e Dieci Regni, Zhao Kuangyin di Zhou Posteriore, viene proclamato imperatore. È l'anno 960 ed è così che inizia la dinastia Song e una lunga campagna per riunificare l'impero. Nonostante i territori riconquistati fossero meno estesi dell'impero di epoca Tang, la dinastia Song riesce a ristabilire ordine e unità nel 979, stabilendo la capitale nell'attuale Kaifeng (conosciuta come Dongjing, "capitale dell'Est").
L'invenzione della polvere da sparo, della stampa e della bussola risalgono a questo periodo. La dinastia Song è infatti ricordata come un'altra grande epoca per la cultura e il progresso tecnico in Cina.
In seguito alle invasioni dei Jurchen, una tribù nomade della Manciuria, la corte Song è costretta a spostarsi verso Sud, spostando la capitale ad Hangzhou nel 1127, da qui il nome dinastia Song Meridionale, che cade definitivamente nel 1279 in seguito alle invasioni dei Mongoli guidati da Gengis Khan.
Nel 1206 Gengis Khan unifica le tribù mongole sotto un unico khanato e inizia la conquista dell'Asia portata a termine dai suoi discendenti, unificando il più vasto impero “di terra” della storia, dall'Europa Orientale fino alle coste della Cina.
A partire dal 1271 Kublai Khan, nipote di Gengis Khan, conquista i territori dominati dall'impero Song e nel 1279 si proclama imperatore: è l'inizio della dinastia Yuan (1279 - 1368), che resterà al potere per circa un secolo. La capitale del'impero cinese Yuan è Dadu, l'odierna Pechino.
Per la prima volta nella storia cinese, l'impero è stato unificato da una popolazione non cinese e il potere non è nelle mani dell'etnia Han (l'etnia cinese propriamente detta).
Durante il dominio dei mongoli in Cina fioriscono scambi culturali e commerciali tra Oriente ed Occidente, e si assiste a un ulteriore periodo di grande sviluppo della cultura, delle scienze e della tecnica. Marco Polo nella sua controversa opera il Milione descrive proprio i suoi viaggi nell'Impero cinese guidato dalla dinastia Yuan.
Durante i primi decenni del XIV secolo, la dinastia Yuan si trova ad affrontare malcontenti e ribellioni popolari causati da una serie di disastri naturali e carestie. Nel 1368 Zhu Yuanzhang, di etnia Han, usurpa il trono Yuan e si proclama imperatore della dinastia Ming (1368 - 1644), stabilendo la capitale a Nanchino (Nanjing, letteralmente "capitale del Sud")
I Ming sono l'ultima dinastia di etnia Han a dominare l'impero cinese ed è associata a un periodo di prosperità e stabilità. In questo periodo fioriscono i commerci navali, le arti, tra cui la produzione della porcellana diventata famosa in tutto il mondo, e la Cina si apre verso l'Occidente. Si restaura la Grande Muraglia e si estende il Gran Canale costruito in epoca Sui per collegare il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro per promuovere il commercio interno.
L'imperatore Zhu Di, erede al trono dopo il fondatore Zhu Yuanzhang, decide di spostare la capitale a Pechino e commissiona la costruzione di un nuovo palazzo imperiale, quella che sarà conosciuta come la Città Proibita. La capitale viene spostata ufficialmente nel 1421 e nello stesso periodo vengono ultimati i lavori per il Tempio del Cielo.
Nel 1644, dopo circa tre secoli di regno, scoppia una rivolta popolare capeggiata da Li Zicheng che porta al suicidio dell'ultimo imperatore Ming e alla conquista della capitale da parte dei ribelli. La dinastia Ming sarà rovesciata poco dopo dall'invasione delle popolazioni mancesi del Nord della Cina, che fonderanno la dinastia Qing, l'ultima della storia della Cina.
La dinastia Qing (1644 – 1912 d.C.) è stata fondata da un clan originario della Manciuria, gli Aisin Gioro, che ha preso ufficialmente il potere nel 1644 rovesciando l'impero Ming. È stata l'ultima dinastia dell'Impero cinese.
Nel 1609 Nuerhaci, un generale dell'esercito Ming, a seguito di una ribellione militare si autoproclama imperatore dello stato Qing, stabilendo la capitale del suo regno nell'attuale Shenyang nella provincia settentrionale del Liaoning. Suo figlio Huang Taiji continua le campagne di conquista verso dei territori del Nord della Cina e approfitta della ribellione di Li Zicheng per allearsi con il generale Wu Sangui dell'esercito Ming, comandante della Grande Muraglia di Shanhaiguan che separava l'Impero cinese dallo stato Qing. Questo sancisce l'ascesa della dinastia Qing: la nuova alleanza diventa il lasciapassare per Pechino e in 17 anni riconquistano tutto l'Impero annientando ribelli, lealisti e pretendenti Ming. Il primo imperatore Qing a regnare su tutta la Cina è stato Shunzhi, figlio di Huang Taiji, salito al trono all'età di soli 6 anni. La capitale resta Pechino, con la corte imperiale insediata all'interno della maestosa Città Proibita.
Con il successore di Shunzhi, l'imperatore Kangxi, inizia un periodo di sviluppo per quanto riguarda l'agricoltura, l'artigianato e il commercio che dura per oltre un secolo, con i regni degli imperatori Yongzheng e Qianlong.
L'arrivo del XIX secolo porta con sé corruzione, sanguinose rivolte e le Guerre dell'Oppio contro le potenze occidentali. La corte Qing si trova sconfitta e costretta a concedere territori all'Occidente: è in questo periodo che Hong Kong diventa colonia inglese.
La dinastia Qing resiste fino all'alba del XX secolo, con la nomina del piccolo Pu Yi che, nel 1906 e a soli 2 anni, diventa quello che sarà ricordato l'ultimo imperatore della Cina.
Nel 1911 una rivolta popolare si estende a macchia d'olio partendo da Wuhan (Hubei). I ribelli sostenitori della repubblica e di Sun Yatsen nel 1912 proclamano la nascita della Repubblica di Cina. Pu Yi e la corte Qing sono autorizzati a restare nella Città Proibita, ma di fatto non hanno più alcun potere. Pu Yi e la corte restano nella Città Proibita di Pechino fino al 1924, quando l'occupazione del Kuomingtang, il Partito Nazionalista Cinese, lo costringe alla fuga a Tianjin.
Per rovesciare la dinastia Qing, il Partito Nazionalista Cinese guidato da Sun Yatsen in veste di presidente provvisorio stringe degli accordi con Yuan Shikai, un ex ministro imperiale che con la proclamazione della Repubblica ne diventa il primo Presidente.
Dalla caduta dell'impero Qing fino alla fine degli anni Quaranta del Novecento la neonata Repubblica di Cina è messa a dura prova da colpi di stato interni, guerra contro il Giappone e guerra civile tra Partito Nazionalista guidato da Chiang Kai-Shek e Partito Comunista di Mao Zedong.
Il 1 ottobre 1949, dopo tre anni di guerra civile, Mao Zedong proclama la nascita della Repubblica Popolare Cinese dalla Porta Tiananmen a Pechino. È la nascita di una nuova Cina che nel giro di cinquant'anni riuscirà ad affermarsi nel panorama mondiale come nuova potenza economica. Il periodo maoista, con tutte le controversie, ha posto le basi per affermare il potere del nuovo governo, rafforzate da Deng Xiaoping e le sue politiche di apertura verso l'Occidente. L'attuale presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping fin dalla sua elezione nel 2013 sta guidando la Cina in una nuova fase di sviluppo economico e sociale cercando, al tempo stesso, di riaffermare gli antichi valori confuciani per creare una "società armoniosa".
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